Cuneo – A mezzogiorno il presidente della Provincia Luca Robaldo incontrerà una delegazione degli agricoltori che stanno protestando in città e che nei giorni scorsi hanno già manifestato al Miac e a Mondovì.
Intanto Agricoltura Indipendente il movimento che sta guidando la protesta in tutta Italia sul modello di quanto sta avvenendo da tempo in Francia, Germania e a Bruxelles, ha consegnato e affisso un volantino con i motivi della protesta che riportiamo qui sotto.
Insieme a chi ci sostiene ed ai cittadini italiani che ci vogliono supportare, ci presentiamo come agricoltori ed il nome che oggi diamo al nostro movimento è AGRICOLTURA INDIPENDENTE.
Le problematiche e le proposte di cui ci facciamo portavoce sono: una maggiore tutela dell’operato e del lavoro che svolgiamo per contrastare gli attacchi di un potere economico globale, non gestibile con l’azione del singolo.
Il dispiego immediato di risorse monetarie per alleggerire e contrastare gli sproporzionati costi di produzione e del lavoro dipendente, i gravosi tassi di interesse sugli investimenti e l’aumento dei costi delle materie prime.
L’attivazione di un tavolo di lavoro per intraprendere un dialogo con i rappresentanti delle Istituzioni ed un gruppo di agricoltori da noi scelti come portavoce.
L’obiettivo sarà valutare punto per punto le strategie che permettano una programmazione del lavoro seria e che possa restituire dignità al mondo agricolo provinciale, regionale e nazionale.
Punto cruciale del dialogo dovrà essere la sleale concorrenza inflitta da paesi in cui non vigono le stesse restrizioni operative e produttive a cui oggi ci adeguiamo in Italia.
Tali mancanze, oltre a rendere economicamente insostenibile la concorrenza e dunque nullo il nostro lavoro, NON GARANTISCONO controlli sufficienti per la TUTELA DEL CONSUMATORE FINALE.
Ci troviamo qui a chiedere con forza che non venga incentivata l’espropriazione dei nostri terreni per la costruzione dei pannelli solari, incentivandone invece la posa sui tetti delle rimesse delle aziende agricole o dei capannoni degli allevamenti di bestiame.
Inoltre, in un contesto di modificazione del clima e di alterazione del normale andamento delle stagioni, con un incessante aumento delle catastrofi naturali, chiediamo che vengano attuati o attivati interventi di tutela e protezione del nostro lavoro, il quale ne subisce come primo gli effetti avversi. Prima risposta alla scarsità di piosee, sarebbe quella di procedere con la costruzione di invasi di contenimento delle acque per tutelare e rendere praticabile la coltivazione.
Chiediamo dunque tutela e sostegno economico per attivare un processo di cambiamento atto a:
tutelare la produzione italiana,
tutelare le aziende agricole italiane,
tutelare il consumatore italiano
ed intervenire per il futuro economico e sociale del nostro paese e dei suoi cittadini.
Gli AGRICOLTORI INDIPENDENTI di Cuneo