Oltrestura – Con binocoli e tablet gps per registrare i risultati, i tecnici della Regione Piemonte sono al lavoro per prevenire la diffusione del tarlo asiatico del fusto. I monitoraggi obbligatori, come disposto dall’Europa, vengono effettuati nella “zona cuscinetto”, cioè quella i cui sono state trovate tracce dell’insetto che mangia gli alberi dall’interno e li fa morire. In particolare, i controlli riguardano l’Oltrestura e l’Altipiano di Cuneo, ma anche i comuni di Cervasca, Bernezzo e Caraglio. Sono eseguiti da tecnici appositamente formati per la gestione dell’emergenza. Lavorano divisi in 10 squadre, composte da due persone, e sono muniti di tesserino di riconoscimento della Regione Piemonte e di giubbotto arancione ad alta visibilità. In questi giorni stanno controllando le zone a rischio sia nei terreni pubblici che in quelli privati, come avevano annunciato i volantini recapitati in diverse buche delle lettere dalla Regione. Le verifiche proseguiranno fino a metà marzo.
Nel settembre 2018 è stato ritrovato, a Madonna dell’Olmo, un focolaio e, a inizio 2021, piante infette sono state scoperte in diverse zone di Cuneo. Nel caso ne venissero trovate altre, la normativa prevede l’abbattimento degli alberi e di tutti quelli che fanno parte delle specie attaccate dal tarlo nell’arco di 10 metri. Le operazioni di taglio e distruzione vengono effettuate dalla Regione, senza costi per i proprietari. Per 4 anni non potranno essere piantate, neanche in vaso, specie che rientrano tra quelle a rischio.