Cuneo – L’incontro tra direzione dell’Azienda Ospedaliera Santa Croce e Carle, advisor Bocconi con il proponente, la Inc. Spa di Torino della famiglia Dogliani di Narzole, avvenuto a Cuneo ieri, mercoledì 17 gennaio, fa ben sperare. Bocche cucite ai piani alti del Santa Croce, a partire dal direttore generale Livio Tranchida, così come all’assessorato alla sanità della Regione, ma traspare un certo ottimismo. Sul tavolo della trattativa le questioni economiche relative al canone di disponibilità, cioè i milioni che il pubblico deve mettere ogni anno per 25 anni per “ripagare” l’anticipo del privato che impiega i suoi fondi e a suo rischio per costruire il nuovo ospedale di Cuneo a Confreria. Una questione dirimente nel proseguio del percorso e verso la dichiarazione di pubblica utilità:
Bocconi che aveva dato un parere positivo al progetto, definendolo sostenibile, voleva vederci più chiaro, suggerendo di approfondire alcuni parametri per renderlo non solo sostenibile ma anche conveniente. E sembra che la Inc Spa sia disponibile a un’ulteriore revisione basata sui suggerimenti di Bocconi. E l’ufficialità potrebbe arrivare già nei prossimi giorni.