Cuneo – Ventuno anni, di cui tredici passati in palestra, crescendo nel settore giovanile cuneese e poi in prima squadra: si tratta del libero classe 2002 Francesco Bisotto, oggi giocatore in Superlega. La grande dedizione in allenamento e la capacità di stare in campo con personalità, gli hanno permesso di diventare il miglior ricevitore del campionato U16 nel 2018 e della Serie A2 nel 2023, ma soprattutto di essere chiamato, nell’estate scorsa, a far parte (per un anno in prestito) di una delle squadre più prestigiose della massima serie: la Cucine Lube Civitanova allenata dal torinese Chicco Blengini, ex ct della Nazionale. Riserva del campione mondiale ed europeo Fabio Balaso, domenica scorsa Francesco ha realizzato il su grande sogno, esordendo a fianco di giocatori del calibro di Zaytzev, De Cecco e Nikolov (Aleksandar, figlio di Vladimir, campione d’Italia con Cuneo nel 2010), ma anche contro i perugini Giannelli, Colaci e Semeniuk.
Francesco, come hai vissuto la partita di domenica?
“E’ stato un mix di emozioni diverse e contrastanti: da una parte l’entusiasmo di poter giocare una partita da titolare contro Perugia in un Pala Barton pienissimo, dall’altra un rammarico per la sconfitta e il dispiacere per il dolore che sta vivendo Balaso (assente per la prematura scomparsa della madre, ndr). Direi quindi che è stata un’esperienza goduta a metà. Nonostante tutto, però, rimane la grandissima emozione di aver potuto giocare una partita intera con e contro dei grandissimi campioni”.
Perugia ha avuto la meglio: che partita è stata?
“Loro hanno battuto molto forte fin da subito, mentre noi non siamo mai riusciti a metterli in difficoltà con la ricezione. Giannelli aveva spesso la palla in testa, per cui il gioco era più facile per loro e più difficile per noi, che di conseguenza abbiamo avuto un atteggiamento più scontato. Nella pallavolo di oggi, fare bene in battuta e ricezione è fondamentale per vincere una partita”.
Com’è l’ambiente di Civitanova?
“Eccezionale, la società ha un’organizzazione assolutamente di altissimo livello e non ci fa mai mancare niente. Fino a domenica non avevo avuto molte occasioni di entrare in campo, ma già potersi allenare tutti i giorni contro il sestetto titolare vale tantissimo”.
Come ti trovi con Balaso, tuo compagno di reparto?
“Il rapporto è ottimo, sto cercando di imparare il più possibile sia sul piano tecnico che caratteriale, osservo soprattutto come si comporta quando le cose non vanno bene. E’ un grande esempio, tutti i giorni”.
Come affronterete i prossimi mesi?
“La squadra è molto forte. Nelle prossime partite ognuno di noi dovrà cercare di mettere qualcosa in più per poter arrivare carichi ai play off, poi da lì in avanti ogni partita sarà a sé e dovremo dare il massimo”.
Quali differenze hai notato tra A2 e Superlega?
“Velocità del gioco in tutti i fondamentali, anche se entrambi campionati sono molto equilibrati: pure in Superlega l’ultima può vincere contro la prima”.
Quali sono gli aspetti appresi a Cuneo che più ti sono serviti a Civitanova? Cosa consigli ai più giovani?
“Sicuramente il fatto di lavorare in allenamento con l’obiettivo di migliorarsi sempre e cercare di essere meglio del giorno prima. Allenarsi al massimo sugli aspetti tecnici e tattici, cercare di migliorarsi ogni giorno, sono fattori fondamentali per fare bene e crescere”.
Stai seguendo la Serie A2 e il Cuneo?
“La sto seguendo, ho visto che si sono ripresi decisamente bene dopo un inizio turbolento. Gli faccio il mio augurio per la fine della regular season e l’inizio dei play off”.
Se Cuneo salisse in Superlega, torneresti in biancoblu?
“E’ ancora presto per per parlarne, di certo il mio cartellino è di Cuneo e quindi si vedrà. Da cuneese, e avendo fatto tutte le giovanili nel Cuneo, il sogno di vestire la maglia di Cuneo nella massima serie c’è, perché no?”.