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Lunedì 23 dicembre 2024

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Cinquemila sciatori mandano in tilt la Riserva Bianca

Proteste per le piste chiuse ma la neve e l'acqua per l'innevamento artificiale sono poche e anche le temperature non aiutano i gestori

La Guida - Cinquemila sciatori mandano in tilt la Riserva Bianca

Limone – Cinquemila sciatori nella Riserva Bianca. Quella di ieri (sabato 13 gennaio) per molti è stata una giornata da dimenticare. Code interminabili alla partenza degli impianti e alle casse “assalite” da un carico superiore di accessi rispetto la norma per il cambio del sistema di biglietteria che non consente più l’utilizzo delle vecchie schede. Difficoltà anche nei parcheggi e baite piene dove alcuni clienti non hanno potuto pranzare.

Proteste e segnalazioni sono arrivate al nostro giornale e su Facebook sono state pubblicate decine di commenti di critica. 

Luca Pazielli sul gruppo della Proloco di Limone scrive: “Oggi sarebbe stata una fantastica giornata di sci, tanto attesa da tutti. Purtroppo alla Lift non sono stati capaci di gestire un’affluenza che era assolutamente prevista. Bastava aprire l’Alpetta (che era pronta) o magari creare un collegamento tra l’arrivo del Belvedere e il Pancani”.

Giovanbattista Bosio: “È assurdo che non facciano lo sforzo di aprire la pista del Morel Limonetto. Inoltre non sarebbe neppure un grande costo per la Lift, avendo già l’impianto in funzione. Se avessimo la possibilità di partire anche da Limonetto si potrebbe evitare l’affollamento eccessivo che oggi abbiamo trovato a 1400!” 

Il problema di fondo è che le nevicate dei giorni scorsi (40 cm in quota cui hanno fatto seguito vento e nebbia) sono state del tutto insufficienti, le temperature sono miti e l’acqua scarsa. Sono tutte conseguenze del cambiamento climatico che sul comparto dello sci è impietoso ovunque nelle Alpi sud-occidentali italiane.

“La società Lift ha fatto i salti mortali per aprire in sicurezza  – spiega il direttore Fulvio Dalmasso – il maggior numero di piste e impianti. La neve è scarsa e abbiamo lavorato alacremente con l’innevamento artificiale in funzione delle temperature, purtroppo altalenanti, e della disponibilità di acqua”.   

Oggi (domenica 14 gennaio) sono stati aperti l’impianto Alpetta e la pista Cresta-Cabanaira. Perché non le avete preparate per ieri, giornata in cui era prevedibile un elevato flusso di sciatori? “Non c’era neve a sufficienza. Ieri notte abbiamo potuto integrare la neve sparata e preparare le piste in modo adeguato e sicuro per l’apertura di oggi”.

Si lamentano anche gli atleti degli sci club. “L’obiettivo della Lift è di dare a società e turisti il massimo della soddisfazione sulla base delle condizioni che ci sono. Per esempio nelle vacanze di Natale abbiamo riservato la zona di Quota 1400 agli allenamenti degli sci club e la zona Sole ai turisti. In quel momento abbiamo dedicato il 50% del comprensorio a ciascuno”.

Perché la pista e la seggiovia Morel-Limonetto sono chiuse? “C’è poca neve. La pista ha un muro su cui con il gatto non si riesce a dare lo spessore al manto nevoso mentre la stradina è stretta e pericolosa con queste condizioni. La seggiovia, poi, può essere usata solo per la salita perché non è collaudata per lo sbarco dei pedoni”. 

“Purtroppo non siamo l’unico comprensorio con scarsità di innevamento – conclude Dalmasso – ma siamo fieri del fatto che oggi l’80% della Riserva Bianca è aperta”.

Oggi sono aperti 12 impianti su 15 e 25 piste su 37. Il costo dello skipass è di 37 euro in cassa e 35 euro online.

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