Cuneo – Quella che sarà portata in scena sabato 23 dicembre presso il Cinema Teatro Don Bosco “è una fiaba popolare italiana trascritta dalla sceneggiatrice e regista Galyna Gusarova, esule ucraina, per uno spettacolo di teatro di figura realizzato con l’aiuto di maestranze specializzate e il coinvolgimento, in un laboratorio teatrale partecipato, di richiedenti asilo e rifugiati e di cittadini del pinerolese impegnati nel sociale”. Lo spettacolo “Fantaghirò, persona bella” – a cura dell’Associazione Baco-Botteghe delle arti contromano e presentato grazie al sostegno del progetto Sai Cuneo e alla disponibilità del Don Bosco – ha lo scopo di rivolgersi ai bambini e alle loro famiglie che vogliano passare un pomeriggio insieme, divertendosi e al contempo riflettendo grazie alle storie che i burattini racconteranno loro. L’evento è a ingresso gratuito e comincerà alle 17.
“L’attuale susseguirsi di emergenze globali ha un’innegabile ricaduta sulle vite di ognuno di noi in termini di ansia e infelicità – afferma un membro della compagnia teatrale -. Il laboratorio di teatro di relazione che sta all’origine del progetto, che è poi evoluto nella messa in scena dello spettacolo Fantaghirò, aveva innanzitutto la funzione di rallentare e congelare questo flusso di emozioni negative. Quando l’autrice ci ha proposto questo copione, abbiamo capito che in esso erano presenti molti spunti che riconducevano alle tematiche-guida che stanno alla base dell’idea originaria del teatro di relazione”.
Il laboratorio teatrale è occasione per beneficiare di momenti informali di scambio, relazione e confronto, aperta anche a ospiti dei Centri di Accoglienza Straordinaria. L’autrice stessa, Galyna Gusarova, è una di loro. E Fantaghirò vuole proprio incarnare questo approccio all’arte e alla vita, che non può che essere un fecondo mix tra apertura e contaminazione, tra inclusione e condivisione, in cui è la comunità l’unico elemento capace di rinforzare e rendere solidi i legami tra le persone.