Boves – Viene inaugurato sabato 23 dicembre alle 14.30 il presepio a San Giacomo. L’opera, realizzata da Mauro Pellegrino coadiuvato da Riccardo Macario, Michele Pellegrino e Leonardo Sacchetti, è allestita nei locali dell’ex scuola elementare.
La natività proposta da Pellegrino si sviluppa su una superficie di 20 mq e rappresenta un omaggio alla fede e alla Valle Colla. Un centinaio di statuine e circa quaranta case compongono la scena raccontando la nascita di Gesù fra gli umili, nelle tipiche attività della valle. Il legame tra uomo e radici viene documentato ai piedi della Bisalta attraverso la riproposizione dei mestieri di una volta. Utilizzando materiali di recupero, la scena prende vita. I movimenti meccanici sono realizzati con parti di elettrodomestici. Comandi delle vecchie lavatrici, motori di forni a microonde, elementi ricavati da videoregistratori, una pompa dell’acqua del riscaldamento e cinghie di distribuzione delle automobili solo per citarne alcuni.
La natura rigogliosa e selvaggia della frazione offre poi la possibilità di utilizzare le piante del posto. Ecco che gli alberi sono in realtà rami di bosso, di larici e piante di mirtilli di bosco. Le case sono realizzate con la scagliola e i tetti con scaglie di losa. Le statuine, i cui abiti tipici del mondo rurale sono stati creati dallo stesso Pellegrino, si muovono durante il giorno impegnandosi nelle attività agricole. Dal lavoro in stalla, con la necessità di accudire le bestie, alla pulizia del bosco e alla deposizione delle castagne nell’essiccatoio di pietra. Dalla pastorizia all’utilizzo del forno, sempre sotto lo “sguardo” attento della cometa che lentamente, con il suo percorso, illumina la nascita di Gesù donando luce e dignità a tutte le vicende che ruotano attorno al villaggio. La notte, che giunge gradualmente, porta i protagonisti all’interno delle case che si illuminano grazie all’accensione del camino.
Il presepio sarà visitabile tutti i giorni (orario 14.30 – 18.30) fino al 7 gennaio.