Borgo San Dalmazzo – “L’anno 2024 porterà cattive notizie per i contribuenti del Comune di Borgo San Dalmazzo”.
È quanto scrive in un comunicato il capogruppo di “Borgo per tutti”, Pierpaolo Varrone.
“La Giunta – spiega – ha infatti deciso di aumentare l’addizionale Irpef. L’aumento della tassazione sui redditi graverà su tutti i residenti. Una misura che risparmierà solamente i redditi inferiori a 12.000 euro. Avrà invece ripercussioni su tutte le altre fasce di lavoratori e pensionati. La decisione della Giunta è stata assunta applicando l’aliquota dello 0,75% (nel 2023 era allo 0,70%, ndr) e senza prevedere progressività dell’imposta. Pensioni e buste paga saranno così più leggere, perchè il prelievo comunale andrà a sommarsi alle maggiori spese che già le famiglie devono affrontare per i forti aumenti del costo della vita a causa del caro bollette e dell’inflazione”.
Secondo Varrone, “i cittadini rimangono i soli a sostenere il sacrificio di contribuire alle casse del Comune. La Giunta infatti ha scelto di mantenere le proprie indennità nella misura massima consentita per legge (quella per i comuni sino a 30.000 abitanti, quando Borgo ne ha poco più di un terzo)”.
Il consigliere di minoranza mette nel mirino anche le decisioni riguardanti gli interventi programmati. “I borgarini – scrive Varrone – non avranno neppure la soddisfazione di sapere come e per quali interventi verranno utilizzate le risorse che verranno loro prelevate da buste paga e da pensioni. È un diritto violato, perché i cittadini devono poter conoscere i programmi di bilancio ed i risultati che il Comune si propone di conseguire: è il modo con il quale è possibile valutare il lavoro dell’Amministrazione. Per l’anno 2024 e per quelli futuri tutto ciò non sarà possibile. I documenti sottoposti all’esame del Consiglio comunale infatti sono apparsi incongruenti: diverse opere indicate per il 2024 si sono già concluse nel 2023 (un esempio macroscopico è quello della riapertura di via Grandis avvenuto ormai da alcuni mesi); altre dichiarate come significative sono cadute nel dimenticatoio (vedasi lo spostamento dello stadio per il calcio); altre molto celebrate (la cittadella dei servizi presso l’ex caserma degli alpini) sono state degnate solamente di un finanziamento pari ad un decimo di quello dichiarato necessario. Così il bilancio per il 2024, invece di programmare un futuro di crescita e miglioramento per Borgo San Dalmazzo, racconta una Città senza sviluppo. Il bilancio per il 2024 è nato già vecchio e fotografa (parafrando un celebre film) un ritorno al passato”.