Cuneo. A partire dal 2024 aumenteranno alcune aliquote IMU, con incrementi percentuali riferiti ad alcune categorie di immobili o terreni. Nello specifico le maggiorazioni interesseranno le abitazioni a canone concordato, con i proprietari che vedranno l’aliquota passare dal 7 all’8 per mille, e le aree edificabili, la cui aliquota, dall’attuale 7,1 per mille, tornerà all’8,1 per mille del periodo prima del Covid, per arrivare poi al 9,1 per mille nel 2025.
Dal 2024 aumenterà anche la Tari, che vedrà passare la maggiorazione per la gestione del verde pubblico da 6 a 10 centesimi, per andare a coprire la spesa del diserbo.
“Dell’IMU abbiamo ritoccato solo due aliquote e in maniera davvero minima. Si tratta di aumenti che nel complesso ci permetteranno di avere un incremento di gettito nelle casse comunali di circa 300.000 € – ha spiegato l’assessore al Bilancio Valter Fantino -. Aumentare non piace mai a nessuno e cerchiamo sempre evitarlo, ma in questo caso è stato necessario per far quadrare i conti. La ripresa inflazionistica e la spending review incidono molto sui bilanci e non possiamo far finta che non sia così. Di fatto tutte le altre tariffe rimangono invariate e quelle che aumentano, al netto delle riduzioni, lo fanno di poco”.
La previsione del Comune per il 2024 è di incassare circa 13 milioni e mezzo dall’Imu e gli aumenti incideranno per circa 300.000 euro. Il gettito complessivo dall’Imu pagata dai cuneesi ammonterebbe in realtà a 20 milioni, ma 3 milioni vanno direttamente allo Stato e altri 3,5 milioni vanno a costituire il fondo di solidarietà comunale. “Da questo fondo poi stimiamo di recuperare 1,2 milioni” ha precisato l’assessore Fantino.
“Mi sta molto a cuore la questione affitti concordati: negli anni passati è stata una soluzione che ha dato buone risposte a persone in difficoltà che così sono riuscite a mantenere la loro abitazione. Capisco che questo aumento di aliquota incida in modo minimo, ma è un segnale di un certo tipo, che va contro tutta una certa politica del sociale – è intervenuto Erio Ambrosino (PD) -. Non si poteva evitare compensando con un aumento di mezzo punto in più sui terreni edificabili? Si sarebbe dato un altro tipo di segnale. Il bando case popolari chiuso qualche settimana fa ha avuto oltre 600 domande: significa che abbiamo in città oltre 600 famiglie che attendono una risposta”.
“Io invece avrei preferito evitare l’aumento delle aliquote sui terreni edificabili, capisco sia necessario, ma avrei preferito farne a meno” ha detto Monica Pellegrino (Centro per Cuneo).
“Come Indipendenti siamo contrari all’aumento: non tanto per la cifra in sé ma per dare un segnale alla città, in un momento di tensione forte dal punto di vista economico. Si poteva razionalizzare su altre spese, visto che non è una cifra esorbitante” il commento di Giancarlo Boselli.
“È sempre complicato fare aumenti. Vedete quanto sono soggettivi. Abbiamo fatto un’operazione chirurgica, aumentando pochissimo e stando nel mezzo per non pesare troppo su nessuno”.