Cuneo – Proseguono nel fine settimana gli appuntamenti collaterali alla mostra “Lorenzo Lotto e Pellegrino Tibaldi. Capolavori dalla Santa Casa di Loreto” promosso dalla Fondazione Crc presso il Complesso monumentale di San Francesco.
Venerdì 8 alle 17.30 si terrà il secondo appuntamento del ciclo “Venerdì del disegno” che sarà dedicato al tema delle mani. Lorenzo Lotto affida spesso alle mani l’espressività delle emozioni dei suoi personaggi e nei loro gesti possiamo percepire chiaramente la ricerca di un dialogo. Sarà quindi possibile osservare e riflettere sulle mani e i gesti dipinti dal Lotto nell’Adorazione del bambino e nell’Adultera, dopodiché sarà affrontato il disegno della mano (incontro sold out).
Sabato 9 dicembre in San Francesco alle 10, con replica alle 11, si terrà l’evento “Come suonano le opere?”, a cura di La Fabbrica dei Suoni e rivolto a famiglie e bambini dai 3 ai 6 anni. Guidati dalle suggestioni dei colori e dei dettagli delle opere della mostra, i piccoli partecipanti le interpreteranno attraverso i suoni, il canto e il movimento.
Per informazioni: mostralottotibaldi@gmail.com o 351-5073495. Prenotazione obbligatoria tramite Eventbrite, partecipazione gratuita. Il programma degli eventi collaterali è a cura di Feliz.
Inoltre, giovedì 7 dicembre, alle 17.30 presso Il Quartiere a Saluzzo, Claudia Ghiraldello e Don Eugenio Zampa terranno una conferenza su “La devozione Lauretana in Piemonte”. Quattro passi con alcuni testimoni di una luna lunga storia d’amore, di fede, di spiritualità. Da Loreto, quasi 6.000 scintille di luce diffuse in tutto il mondo, tra cui il Santuario di Graglia. La conferenza continuerà con l’analisi della diffusione della fede lauretana in Piemonte. Numerosi sono i siti studiati nelle otto province che compongono questa regione. La fede nei confronti della Madonna di Loreto nel Piemonte, così come nel resto della nostra penisola italiana, si sviluppò tramite la proliferazione di statue, di più grandi e più piccole dimensioni, ma anche attraverso la realizzazione di dipinti ad hoc, che anzi talora la statuaria maturò proprio sulla falsariga di un’originaria dipintura. Notevole anche la diffusione di edifici realizzati sulle misure della Santa Casa a testimoniare come diverse siano le tipologie utilizzate dai fedeli per la trasmissione della venerazione alla Madonna di Loreto.