Cuneo – Fuori dal Palazzo Provinciale la protesta; dentro intanto la Conferenza di Servizi ha dato parere favorevole condizionato all’acquisizione di chiarimenti e all’adozione di specifiche prescrizioni. Questo il risultato sull’istanza presentata dalla ditta Govone Biometano srl di Pordenone per il rilascio dell’Autorizzazione Unica relativa al progetto per la realizzazione e l’esercizio di un impianto di digestione anaerobica per la produzione di biometano ed opere connesse (metanodotto, etc.).
L’impianto sorgerà in un’area nei pressi del raccordo autostradale che collega la strada statale 231 all’autostrada A33 (Asti-Cuneo) del comune di Govone. Durante la Conferenza è stato anche concordato un termine di 15 giorni per la trasmissione della documentazione e dei chiarimenti richiesti allo scopo di migliorare l’impatto ambientale e le performance energetiche dell’impianto.
Il progetto prevede la realizzazione di un impianto di digestione anaerobica, recupero biogas, upgrading a biometano finalizzato all’immissione in rete, produzione di digestato essiccato da utilizzare in agricoltura come fertilizzante e tutte le strutture necessarie per lo stoccaggio ed il trattamento delle materie prime (sottoprodotti dell’industria agroalimentare, alimentare, enologica, con esclusione di colture e prodotti dedicati) e dei prodotti in uscita.
Il progetto è stato contestato a livello locale, in particolare dal Comitato No Biometano a Govone, da Pro Natura Piemonte e da alcuni Comuni vicini quali Magliano Alfieri e Costigliole d’Asti. Sono pervenute numerose osservazioni e pronunciamenti contrari di cui è stato dato conto nel corso della Conferenza. Rappresentanti degli enti e soggetti oppositori hanno presenziato ai lavori in qualità di uditori. Dopo i vari interventi dei rappresentanti degli uffici della Provincia, di Arpa Piemonte, dell’Asl Cn2, del gestore dei servizi idrici Sisi srl, della società Autostrada Asti-Cuneo spa, di Snam Rete Gas spa, sono stati esposti i contributi del Commissario straordinario del Comune di Govone e del responsabile dell’Ufficio Tecnico, accompagnati da parere tecnico specialistico.
I rappresentanti della ditta, preso atto delle richieste di chiarimenti e di prescrizioni, hanno confermato la volontà di fornire tutte le integrazioni utili per il perfezionamento dell’iter ed hanno manifestato disponibilità all’attuazione entro 10 anni di misure compensative da concordare con il Comune, a seguito di sottoscrizione di apposita convenzione. Inoltre hanno svolto alcune puntualizzazioni circa le osservazioni che sono state ascoltate.