Cuneo – La nuova illuminazione di corso Marconi snatura e rende pericolosa la ciclabile che unisce il capoluogo a Borgo Gesso. L’intervento del Comune restringe la sede del tracciato ciclopedonale e pregiudica la sicurezza degli utenti per due motivi. Innanzi tutto perché riduce la larghezza al di sotto del limite minimo dei 2.50 metri (si arriva in alcuni punti sino a 2,33 metri). La misura è quella necessaria all’incrocio di due bici. La legge consente di derogare ai 2,50 metri ma soltanto per brevi tratti mentre in questo caso è tutto l’asse ciclabile ad essere interessato. C’è poi l’aspetto della pericolosità. La presenza dei pali sulla pista rappresenta un rischio per i ciclisti, soprattutto per quelli in discesa, sia in quanto ostacolo sia in caso di caduta.