Cuneo – La situazione delle piste ciclabili in città è stata al centro di un dibattito in consiglio comunale con l’interpellanza presentata da Claudio Bongiovanni e Luciana Toselli.
A fare il punto delle criticità da risolvere è stato Claudio Bongiovanni: “La pista mancante in via degli Artigiani, il collegamento della ciclabile di via Gobetti, via Pavese, corso Giovanni XXIII e viale Kennedy, completamento del tratto mancante in piazza Europa e l’attraversamento ciclopedonale che manca a monte di piazza Europa e quello di corso Gramsci, e quello tra corso Vittorio Emanuele e viale degli Angeli. Sono importanti anche quelli verso le frazioni”.
“Tra i punti critici – ha detto Claudio Bongiovanni – segnaliamo anche la pericolosità che potrebbero creare i pali dell’illuminazione pubblica in corso Marconi: la soluzione migliore sarebbe stata un’illuminazione dedicata per la pista ciclopedonale. Ormai l’intervento è stato realizzato e pensiamo sia importante pensare a una protezione dei pali, ne esistono di diverse tipologia. Tutte queste richieste le facciamo come spirito collaborativo perché quello della ciclabilità è un campo in cui la nostra città sta migliorando di giorno in giorno”. Per Franco Civallero quei “pali fanno venire la pelle d’oca, dovevano essere messi dall’altra parte con uno sbraccio più lungo: la protezione non serve, serviva intervenire in modo diverso. In corso Nizza invece, sarebbe importante invertite i sensi di marcia delle piste ciclabili per garantire maggiore sicurezza in occasione dell’immissione delle vetture nelle strade laterali”.
Corso Marconi e corso Nizza
Nella sua risposta, l’assessore Luca Pellegrino ha sottolineato che la proposta relativa a corso Nizza “è interessante, la verificheremo” e spiegato che quello su corso Marconi è stato un “intervento di riqualificazione dei corpi illuminanti realizzato con il project financing relativo all’illuminazione. È stato realizzato così per poter illuminare sia la strada che la pista ciclabile: ci rendiamo conto che questo potrebbe essere un limite per la pista che però non è una ciclabile ma è una ciclopedonale dove convivono ciclisti e pedoni. Chi scende in bicicletta dovrebbe quindi in ogni caso mantenere una velocità molto moderata perché possono esserci dei pedoni. L’intervento è stato realizzato in base alle attuali normative che impongono determinate specifiche di progettazione: è vero che in corrispondenza dei pali la dimensione della pista è diminuita e valuteremo nei prossimi mesi come vanno le cose, per valutare eventuali soluzioni migliorative se necessarie”.
Sulle altre ciclabili: “Stiamo facendo il collegamento su corso Galileo Ferraris, tra corso Nizza e via Gobetti, in parco II Reggimento Alpini, e in via Bongiovanni. Su piazza Europa non abbiamo mai tracciato la ciclabile perché la piazza è completamente pedonale, così come non viene tracciata in via Roma, perché con la pista ciclabile le biciclette potrebbero circolare solo sulla pista. I collegamenti verso le frazioni al momento non sono ancora così capillari, per cui intendiamo dare la giusta importanza a questi collegamenti”.
Per Claudio Bongiovanni: “È vero che quella di corso Marconi è una ciclopedonale, ma i lampioni rappresentano un ostacolo in più. Per questo possono essere protetti, anche solo in gommapiuma. La sicurezza è importante e anche l’inversione del senso di marcia in corso Nizza sarebbe un intervento migliorativo in questo senso”.