Torino – Sono 4.000 i trapianti di fegato realizzati nell’arco degli ultimi 33 anni dal Centro delle Molinette (Ospedale San Giovanni Battista) di Torino diretto dal prof. Renato Romagnoli. Un record non solamente nazionale.
Tutto è iniziato nel 1990 grazie alla ferrea volontà di un piemontese, il prof. Mauro Salizzoni, volutamente ritornato a casa dopo varie esperienze chirurgiche per il mondo. Il significativo traguardo verrà celebrato sabato 25 novembre, nei locali della Centrale Lavazza di Torino con una giornata improntata ad eventi collegati alla donazione degli organi e ai trapianti. L’iniziativa è supportata da Regione Piemonte e Comune di Torino, che illuminerà di verde (il colore del camice dei chirurghi) la Mole Antonelliana il giorno 26 novembre.
La celebrazione di questo avvenimento sarà accompagnata dal lancio del progetto “Dichiarati donatore”, promosso dall’Aitf (Associazione italiana trapiantati di fegato): una serie di “spot” realizzati grazie alla disponibilità offerta da Luciana Littizzetto, in un modo volutamente irriverente, per cercare di sdrammatizzare un tabù (quello sulla donazione degli organi) ancora molto diffuso.
La mattinata sarà dedicata soprattutto ai giovani, con un meeting su “La medicina dei trapianti: viaggio tra scienza, etica ed emozioni”.
Alle 14 inizierà la sessione scientifica presieduta dal prof. Mauro Salizzoni con le relazioni di prestigiosi clinici e chirurghi sui temi della ricerca e delle innovazioni. La giornata si concluderà con un momento di svago con la partecipazione del Sunshine Gospel Choir e della band del cantautore Alessandro Casalis; a condurre Andrea Zalone.
Sul palco Luciana Littizzetto e la sua amica Paola Salmè, il dott. Massimo Cardillo direttore del Centro nazionale trapianti, il prof. Renato Romagnoli direttore del Centro Trapianti di fegato di Torino e Marco Borgogno presidente nazionale Aitf.
“Quello di salvare vite umane – spiega Borgogno – è il primo dei postulati dell’associazione che rappresento e tutte le nostre delegazioni si adoperano in tal senso. Mi auguro che questo progetto possa invertire la tendenza delle opposizioni; sono convinto che gli spot di Luciana, nel suo stile canzonatorio, siano utili a far riflettere e a rendere normale quello che per molti è ancora un tabù. Un sincero grazie a Luciana”.