La leggerezza del canto vince sulla durezza della pietra

La Guida - La leggerezza del canto vince sulla durezza della pietra

Valeria Arpino è nata a Boves. È artista poliedrica, perché alla pittura e alla scultura, e alla creazione di gioielli alterna la grande passione per la musica e il canto. Si è diplomata in scultura all’Accademia di Belle Arti di Torino. Ha insegnato per molti anni discipline plastiche al Liceo Artistico Ego Bianchi di Cuneo. Inoltre ha fatto esperienze di arte-terapia presso strutture socio-assistenziali e scolastiche. Ha frequentato numerosi corsi di aggiornamento in campo artistico e stage, quali: quattro stage sulla scultura dell’ ardesia a Molini di Triora, alcuni stage sulle tecniche ceramiche ad Albisola, corsi di decorazione, doratura, laccatura e un corso sulla tecnica dell’icona bizantina.

Ha partecipato a molte manifestazioni artistiche e mostre in Italia ed all’estero con opere di pittura e grafica; come scultrice ha partecipato all’esposizione di opere monumentali in ardesia nera durante l’evento “Vele d’epoca” ad Imperia nel 2004 ed è stata selezionata nella “Rassegna nazionale ed internazionale di Ceramica” nel 2010 ad Albisola. Attualmente espone due installazioni presso lo “Spazio Arte Castello Torino: Donna sommelier”. È creatrice di gioielli di ardesia.

“L’incontro con l’ardesia le ha suggerito un’ulteriore applicazione nel campo dell’oreficeria, peraltro aperta oggigiorno a materiali non tradizionali sia naturali che tecnologici – spiega Fulvia Giacosa -. Una gradevole sorpresa, abituati come siamo a collegare l’ardesia ai tetti delle case in tante vallate di confine, per non parlare di Parigi che nell’immaginario collettivo si identifica con i suoi tetti grigi… Su questo materiale affascinante, che sembra possedere un’anima, il lavoro di Valeria non è mai invasivo: l’artista mira a leggere l’anima del pezzo d’ardesia che diventa guida per l’invenzione artistica; nella sua forma grezza intravede la forma (Leonardo non leggeva forse la forma nelle ombre su muro?) e, docilmente, ne asseconda la natura. Una ulteriore metamorfosi artistica questa volta – genera pendagli, segni zodiacali, spille…”

Artista a tutto tondo, Valeria Arpino, è anche musicista dalla poliedrica attività e tiene concerti e spettacoli in tutta la provincia. Ha studiato canto lirico presso l’Istituto Musicale di Caraglio e canto modern-gospel presso l’Istituto Musicaledi Borgo San Dalmazzo, fino a conseguire il Diploma Accademico di primo livello in Tradizioni Musicali Extraeuropee ad indirizzo afroamericano per cantanti, presso il Conservatorio Ghedini di Cuneo. Nel suo lavoro artistico si notano sia immagini figurative osservate contemporaneamente da diversi punti di vista, sia elaborazioni di forme astratte organiche, che alludono a figure umane, animali e naturali. Le sue realizzazioni plastiche anche le più fantasiose, instaurano un costante dialogo col lato umano e spirituale della vita.

“Costruzioni aeree e complesse, – scrive Maria Luisa Alberico – materiali diversi che l’artista sapientemente accosta per dichiarare il proprio messaggio, quasi un grido verso un mondo lacerato e in disfacimento nelle installazioni di Valeria Arpino, nella consapevolezza che tutto si tiene e che tutti siamo tenuti a intessere nuove alleanze con noi stessi, con gli altri, con il mondo.”

Alcune oepre di Valeria Arpino sono in mostra a Cuneo in “Eutopia”, 30esima collettiva del Gruppo Magau, fino al 3 dicembre a Palazzo Samone in via Amedeo Rossi 4. Insieme a lei espongono: Gemma Asteggiano, Cristina Bollano e Paolo Peano, Cesare Botto, Walter Canavesio, Cornelio Cerato, Mario Conte, Marina Falco, Cristiano Fuccelli, Paola Meineri Gazzola, Adriana Giorgis, Massimo Ovidi, Maurizio Ovidi, Claudio Signanini e Gigi Sostegni e anche alcuni lavori rappresentativi dell’ultima produzione artistica di Alex Occelli e Arianna Bernardi, e un rcordo dell’artista Aldo Musso recentemente scomparso. Venerdì ore 15,30/19 sabato 10,30/12,30 e 15,30/19 e dome ica 10/12,30 e 15,30/19,30.