Clavesana – “Non ce lo meritiamo”. Così, con preoccupazione e amarezza, Giovanni Bracco, presidente della Cantina Sociale Clavesana, commenta il progetto dell’area di stoccaggio rifiuti che potrebbe essere realizzata nell’area industriale del paese dei Calanchi.
“In questi anni – spiega Bracco – si è modificato il consumo del vino e noi abbiamo cercato di stare al passo con le esigenze del mercato, mettendo in atto innovazioni importanti. A oggi la nostra cantina ha oltre duecento associati, produciamo vini più morbidi come il Nebbiolo, bianchi, Alta Langa, ma anche Barolo, per il quale abbiamo l’autorizzazione. Produrre vino, significa saper aspettare, rispettare i tempi della natura e il territorio. La nostra zona ha saputo distinguersi e farsi apprezzar, negli anni, non solo per i vini, ma anche per le nocciole, per la carne, per i suoi paesaggi e finalmente inizia ad essere apprezzata anche a livello turistico. Fare tutto questo però significa investire, economicamente e non solo, ma al momento, con l’ombra di questo progetto dell’area stoccaggio rifiuti pericolosi, ci riesce difficile guardare al futuro con serenità. In un panorama del genere, di innovazione crescita e sviluppo non possiamo accettare un progetto simile. L’impianto avrebbe un impatto troppo elevato per il nostro paese, con perdite per tutti i settori. La nostra non è una presa di posizione ideologica, chiediamo solo che sia rispettato il nostro territorio, nel quale crediamo e abbiamo investito, con dignità e serietà. Le scelte in merito a questo progetto avranno conseguenze pesanti, che peseranno sull’ambiente in cui viviamo e sulle future generazioni, non si può far finta di niente”.
È il no di un territorio compatto quello che arriva dal territorio che, a gran voce, chiede di essere ascoltato.
“Esprimiamo solidarietà all’azione intrapresa dalla Cantina sociale di Clavesana per contrastare l’insediamento di un sito di stoccaggio di rifiuti pericolosi nelle Terre del Dolcetto – commenta il presidente di Confcooperative Cuneo Alessandro Durando -. Come Confcooperative siamo vicini al comitato ‘Clavesana dice no allo stoccaggio dei rifiuti pericolosi” e all’Amministrazione comunale. Chiediamo a tutte le istituzioni locali, provinciali, regionali di bloccare il progetto del deposito dei rifiuti, un’operazione che verrebbe a contraddire le politiche che in questi ultimi decenni tutti unanimemente, all’insegna della sostenibilità economica, sociale, ambientale, abbiamo condiviso per salvaguardare lo sviluppo e la qualità della vita della nostra comunità provinciale”.
La Conferenza dei Servizi è stata fissata dalla Provincia di Cuneo per la mattinata di martedì 21 novembre.