1947. A Limone viene scoperto il cadavere di Anselmo Barberis, personaggio implicato in affari poco chiari tra Italia e Principato di Monaco. Abituato a prendere ciò che desiderava, sapeva muoversi bene negli affari e certamente aveva tanti nemici: insomma “con uno così non si può essere soci, semmai complici”. A complicare le indagini dei due investigatori Alberti e Grosso, c’è il morto colpito da una fucilata, ma ucciso in altro modo e altro luogo. Il romanzo richiama vicende del passato recente, la resistenza, la sorte degli ebrei, facendo intervenire anche personaggi reali come don Francesco Brondello, allora curato di Limone.
Come nel mito
di Domenico Clerico
Editrice Robin
euro 16