Torino – È stato rinnovato l’accordo siglato tra la Regione, Federfarma e Assofarm Piemonte per la somministrazione dei vaccini antinfluenzali e anti Covid nelle farmacie del territorio.
I relativi protocolli sono stati ratificati nella mattinata di oggi, mercoledì 8 novembre, a Torino dall’assessore regionale alla Sanità Luigi Genesio Icardi, dal presidente di Federfarma Piemonte, Massimo Mana, e dal delegato regionale di Assofarm Piemonte, Mario Corrado.
L’accordo per la vaccinazione antinfluenzale sarà valido per la campagna 2023/2024 e 2024/2025, mentre quello per l’immunizzazione anti Covid-19 sarà in vigore fino al 31 dicembre 2024.
In entrambi i casi sono state confermate le condizioni per le somministrazioni già precedentemente in vigore.
L’inoculazione dei vaccini dovrà essere eseguita soltanto da farmacisti abilitati che abbiano superato l’apposito corso ed i successivi aggiornamenti annuali organizzati dall’Istituto Superiore di Sanità.
La somministrazione dovrà avvenire in un’area interna alla farmacia, purché separata dagli spazi di accoglienza e di vendita dei farmaci, oppure in apposite aree, locali o strutture esterni che vantino i requisiti di idoneità igienico-sanitaria prescritti.
La vaccinazione anti-Covid potrà essere eseguita nei confronti dei target di popolazione ammissibili in farmacia, definiti dalle autorità sanitarie competenti, con esclusione dei soggetti ad estrema vulnerabilità o con pregressa reazione allergica/anafilattica.
La somministrazione di vaccini antinfluenzali, invece, sarà eseguita solamente nei confronti di soggetti maggiorenni.
Per ciascuna dose di vaccino anti Sars-CoV-2 inoculata, la Regione riconoscerà alla farmacia la somma di 6 euro e una quota di 3 euro per gli oneri relativi alle funzioni organizzative, compresa la registrazione sul sistema informativo, e per l’acquisto dei dpi indispensabili per la somministrazione e dei medicinali e dispositivi medici necessari per far fronte alle eventuali emergenze.
Per ogni dose di vaccino antinfluenzale somministrato ai soggetti aventi diritto, invece, la Regione riconoscerà alla farmacia la somma di 6,16 euro, comprensiva della registrazione sul sistema informatico, della remunerazione per i dpi e di ogni altro onere connesso alla vaccinazione.
Potranno essere vaccinati in farmacia contro l’influenza anche i soggetti, purchè maggiorenni, che non rientrano nelle categorie per le quali l’immunizzazione è raccomandata. In quel caso alla farmacia sarà sempre riconosciuto per la prestazione un corrispettivo di 6,16 euro, ma con gli oneri a carico del soggetto richiedente. Costui dovrà anche pagarsi, al prezzo concordato di vendita al pubblico, il vaccino, di cui la farmacia si sarà autonomamente approvvigionata.