Poco più di vent’anni di fotografie: un diario per immagini che Roberto Gabetti, architetto, ha tenuto dal 1946 al 1967 utilizzando una Leica. La sua professione lo porta verso soggetti comunque legati all’architettura. Facciate, piazze, colonne, tetti sono elementi di composizioni che descrivono con il rigore del bianco-nero edifici e angoli urbani. Rare le presenze umane, perché Gabetti fa parlare i muri come testimoni dell’Italia del dopoguerra nel suo aspetto urbanistico. Le numerose fotografie, qui disposte cronologicamente, sono infatti un viaggio attraverso varie città italiane sempre colte da angolature singolari.
Roberto Gabetti. Architetto e fotografo
di Sisto Giriodi
Editrice Il quadrante
euro 25