Pierflavio Gallina è nato a Santo Stefano Belbo nelle Langhe, nel 1948 al centro del mondo di Cesare Pavese. È un artista piemontese che ha dedicato molte opere al suo concittadino e nume letterario Cesare Pavese, citando nei titoli eloquenti frasi sulle Langhe. La sua formazione artistica avviene a Torino negli anni ‘70 e nel corso della sua carriera espone in numerose mostre personali e collettive, tra cui quella alla Gam di Torino. La sua arte si concentra sul paesaggio e sulla natura della sua terra d’origine, le Langhe, e utilizza colori, tessuti, mobili d’epoca e quadri per creare un’atmosfera armoniosa e suggestiva. I colori sono tinte primarie: il blu scuro di un cielo notturno, il rosso del sole infuocato, il giallo della luna che brilla sulle colline innevate. Sono colori in forte contrasto, che raoporesenta anche con la tecnica delle incisioni, geometrie di bianco e di nero. Ogni tanto, però, questi colori violenti e puri sfumano nella nebbia e nelle brume, si fanno misteriosi e velati come nei versi di Pavese. Negli anni ’80 apre uno studio-galleria anche al Sestriere e nel 1988 tiene la sua prima mostra internazionale a New York. Ha tenuto personali in Italia e all’estero, destando sempre un vivo interesse di pubblico e di critica. Alcune sue opere fanno parte d’importanti collezioni private e raccolte pubbliche, tra cui: la Regione Piemonte, il Museo Civico di Recanati, la Pinacoteca Civica di Pinerolo, la collezione Robert Mondavi, in California, l’Enoteca Regionale di Barolo, i Comuni di Alba, Barbaresco e Castiglione Falletto. Inoltre l’artista è stato inserito nelle acquisizioni 1986/1992 della Fondazione Guido ed Ettore De Fornaris per la Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino. Oggi vive e lavora nel suo atelier di La Morra (ora anche Bed & Breakfast), alternando l’attività artistica alle passioni langarole per il buon vino, le nocciole e i tartufi.
Nel 2018 grazie a grandArte ha celebrato i suoi 70 anni con la mostra itinerante “Ex voto”, che ha raccolto molte delle sue opere. La mostra è stata a Torino, Cuneo, Alba e Cherasco.
“L’idea dell’ex voto . dice l’artista nella presentazione – e quindi della grazia ricevuta, è cercare di esprimere il concetto di ringraziamento ad un qualche cosa che è ancora vivo per miracolo. Grazia ricevuta perché respiro e godo ancora di queste belle cose che mi circondano e che si spera di proteggere dalla stoltezza ed ignoranza del nostro tempo che si impoverisce sempre più spiritualmente. Gli ex voto potrebbero esprimere concetti di salvaguardia dell’ambiente, pericoli di sottovalutazione degli interventi umani sulla natura, habitat ancora esistenti per miracolo e quindi da proteggere a tutti i costi”.
“L’idea geniale di Pierflavio Gallina è recuperare l’antica tradizione popolare e contadina degli ex voto per applicarla alla vera grazia che abbiamo ricevuto: la vita. – Scrive Aldo Cazzullo – La vita qui e ora. Siamo fortunati a essere nati in Europa, molto fortunati a essere nati in Italia, fortunatissimi a essere nati in Piemonte, e sfacciatamente fortunati a essere nati o a vivere in Langa. E non ai tempi della Malora (“Pioveva su tutte le Langhe. Lassù, a San Benedetto, mio padre si pigliava la sua prima acqua sottoterra”). Ai tempi del benessere, del turismo, della Ferrero, dell’Unesco. Solo che tendiamo a dimenticarcelo… Gallina dipinge la Langa. Una terra che non finisce mai di meravigliarci per la straordinaria capacità di produrre bellezza e ispirare talenti”.
Una mostra personale di Pierflavio Gallina è visitabile fino al 10 novembre alla Cantina Comunale di La Morra.
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