Cuneo – Sabato 4 novembre, dalle 15 alle 17,30, al cinema Monviso, si svolge il convegno, a entrata libera, “Dalla parte giusta: stop alle armi nucleari!”, organizzato da: Carovana della pace 2023 – Fatti di pace – #disarmiamoci, diocesi di Cuneo – Fossano, Coordinamento pace disarmo Cuneo, Comitato vivere la Costituzione, Coordinamento pace e giustizia Fossano, con il patrocinio della Città di Cuneo.
Intervengono: Lisa Clark, della Rete italiana pace e disarmo, “Osare la pace! La campagna ‘Italia ripensaci’”; Renato Sacco, di Pax Christi Italia, “Le armi nucleari: immorale l’uso e il possesso”; Franco Chittolina, di Apiceuropa, “Unione europea: è l’ora per meritare il premio Nobel per la pace 2012”; Camilla Bianchi, assessora con delega alla transizione ecologica, all’ambiente e al verde del Comune di Brescia e presidente del Coordinamento degli enti locali per la pace e la cooperazione internazionale di Brescia.
L’introduzione è a cura di Flavio Luciano, della Commissione giustizia e pace della diocesi di Cuneo – Fossano; il moderatore è Paolo Romeo, dell’associazione Ariaperta; le conclusioni sono affidate a Gigi Garelli, Coordinamento pace e disarmo di Cuneo.
“In un momento storico in cui i disastri delle guerre stanno devastando il mondo e popoli interi – si legge in un comunicato degli organizzatori del convegno -, il convegno rappresenta la continuazione del cammino intrapreso con la Carovana della pace 2023. Ha fatto impressione in occasione del viaggio di Vladimir Putin in Cina vedere al suo seguito due funzionari militari con in mano una ‘valigetta nucleare’. Ancor di più ci ha lasciati sconcertati sapere che la Nato testa la risposta nucleare negli aeroporti militari di Ghedi (Bs) e ad Aviano (Pn). ‘Ancora una volta la minaccia delle armi nucleari viene brandita. Questa è pura follia. Dobbiamo invertire la rotta’, sono le parole di Antonio Guterres, segretario generale delle Nazioni Unite. Papa Francesco tuona che ‘il possesso di armi atomiche è immorale (…) sotto la minaccia di armi nucleari siamo tutti sempre perdenti!’. Sorgono mille domande: ma perché tutta questa pazzia? Ha ancora senso parlare solo di deterrenza riguardo alle armi nucleari? Siamo proprio su un baratro apocalittico? Esiste o no un Trattato Onu sulla proibizione delle armi nucleari che le rende illegittime e anche illegali? Perché la maggior parte dei Paesi dell’occidente, tra cui l’Italia, non hanno aderito a questo Trattato e qual è il senso della Campagna “Italia, Ripensaci”? Cosa fa l’Europa e cosa possiamo fare noi semplici cittadini, le nostre associazioni e le nostre amministrazioni? A questi e ad altri quesiti risponderanno i quattro esperti invitati”.
Intanto i consigli comunali di Borgo San Dalmazzo e di Boves hanno già aderito alla campagna “Italia ripensaci” firmando la mozione che è stata consegnata dagli organizzatori della Carovana della pace e del convegno di sabato 4 novembre a tutti i Comuni della Provincia. Mozione che mira a far aderire l’Italia al Trattato Onu sulla proibizione delle armi nucleari.