Torino – È stata presentata oggi, mercoledì 25 ottobre, a Parigi l’edizione 2024 del Tour de France con le Grand Depart per la prima volta in Italia, da Firenze il 29 giugno (a 100 anni dalla vittoria di Ottavio Bottecchia) con la Firenze-Rimini, seguita dalla Cesenatico-Bologna e quindi l’arrivo in Piemonte il 1° luglio con la Piacenza-Torino di 229 chilometri (la tappa più lunga della corsa) che toccherà anche le province di Alessandria, Asti e Cuneo e Torino.
Una tappa per velocisti a cui seguirà il giorno successivo la prima tappa di montagna con la Pinerolo-Valloire con le ascese al Sestriere, sul Monginevro e sul Galibier con i suoi 2.642 metri.
Per la prima volta nella sua storia la grande Boucle si concluderà fuori dall’area di Parigi, a causa della vicinanza con le Olimpiadi che si svolgeranno proprio a Parigi dal 26 luglio all’11 agosto. L’arrivo dalla corsa sarà a Nizza, il 21 luglio, dopo 3.492 chilometri di gara. Nel finale ci saranno la Gap-Barcelonette e gli arrivi in salita a Isola 2000 (terz’ultima tappa) e Col de la Couillole (penultima). L’ultima tappa sarà una cronometro di 34 km da Monaco a Nizza. La cima più alta è il Col de la Bonette, 2.800 metri, terz’ultima frazione.
La ricaduta economica
Alla presentazione ufficiale del Tour hanno partecipato a Parigi il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e il sindaco di Torino Stefano Lo Russo che hanno sottolineato la ricaduta attesa dall’arrivo di quella che è considerata la principale competizione ciclistica al mondo. Un’occasione straordinaria di visibilità per il territorio attraversato e stando ai dati elaborati dal Ministero dello Sport Francese e dagli analisti del TdF, anche un volano di ricadute economiche per tutto il territorio.
Secondo la Regione, l’impatto sull’economia locale, partendo dall’analisi dei dati relativi alle Grandi Partenze organizzate in precedenza, “è quantificabile con un moltiplicatore di 3 punti per ogni euro investito dalle istituzioni ospitanti (dato del Ministero Francese) e di un moltiplicatore di 9 punti se si guardano complessivamente gli investimenti messi in campo per l’evento (dato del Tdf). Questo, in Piemonte, si traduce con una ricaduta compresa tra i 5,1 milioni di euro e i 15 milioni. Parte di questo macro dato è dovuto all’impatto che il TdF ha sul compatto ricettivo locale: la carovana che segue il Tour, infatti, è composta da 4.500 persone (1.800 di essi solo appartenenti alle squadre in gara, il resto di addetti alla logistica e giornalisti). Questa importante mole di addetti ai lavori, da sola, nei giorni di gara andrà a occupare un terzo della disponibilità delle camere d’albergo di Torino e cintura, per un valore stimato di circa 650.000 euro. A questi andranno aggiunti turisti e appassionati che in quei giorni sceglieranno il Piemonte per le loro vacanze”.
A questo si aggiungono poi le ricadute a lungo termine generate dalla grande visibilità internazionale che tocca tutte le location abbracciate dal Tour. Secondo il report ufficiale del Tour de France sulle tre tappe iniziali in Danimarca del Tour 2022 l’impatto economico complessivo è stato di 102 milioni di euro (70 milioni dal turismo interno e 32 da quello estero); nelle cinque città interessate dal passaggio della corsa la spesa turistica è stata superiore alla media del periodo di ben 45 milioni.