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Sabato 2 novembre 2024

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Nuovi percorsi visuali con segni materici di un’energia esplosiva

La materia nelle opere della cuneese Sara Giraudo con accumulazioni di materia e colori che riescono a dare vita ai sogni

La Guida - Nuovi percorsi visuali con segni materici di un’energia esplosiva

Sara Giraudo è nata a Cuneo nel 1973, dove vive e lavora attualmente. Amante delle arti figurative frequenta il Liceo Artistico Ego Bianchi di Cuneo e si appassiona alle discipline plastiche. Si è diplomata in scultura presso l’Accademia Albertina di Torino e, in seguito, si è laureata all’Accademia di Belle Arti di Cuneo in pittura, dove si iscrive incuriosita dalle lezioni di Antonio Carena. Negli anni dell’Albertina e in quelli immediatamente successivi partecipa a diverse mostre collettive, a seminari di arti plastiche e visive e nel 2001 consegue l’abilitazione all’insegnamento delle materie artistiche negli istituti superiori di primo e secondo grado. È docente di arte e immagine alla scuola media di Boves e lavora come artista esponendo in rassegne internazionali, mostre personali e collettive. Le forme, nelle sue opere, sono ottenute con accumulazioni di materia e colore, frutto della fusione tra passato e futuro, tradizione e innovazione, con un elemento ancorato al presente: la materia. Essa, tramite gocce di colore, contribuisce a dar vita ad opere straordinarie, pezzi unici e irripetibili. “In un mondo dove tutto sembra sfuggirci di mano” spiega l’artista “la mia tecnica mi permette di dare ordine alla mia espressività e prendere in mano le redini della mia esperienza creativa”. La tela come la vita reale, quindi: senza salti nel vuoto ma, piuttosto, con tuffi regolari e sincronizzati.
Segni materici iperdinamici, spessori illusori di concrezioni plastiche, che vagolano in spazi aerei sotto forma di punti, linee, gocce di piogge meteoriche, pronte ad assumere i più diversi travestimenti del mondo fenomenico e rivelando una spontanea predisposizione a un divertito e divertente sense of humour: ecco ciò che si sprigiona dalle composizioni sculto-pittoriche di Sara Giraudo” scrive Enrico Perotto. Composizioni che secondo Luigi Sostegni, “formano un caleidoscopio di forme e colori che esprimono una ridda infinita di emozioni, un concentrato di energia esplosiva”, un camuffamento delle materie pittoriche, “che con le loro potenzialità”, a parere di Marco Greppi, “offrono spunti e suggerimenti a nuovi percorsi visuali”. Proprio Greppi continua “Il processo creativo di Sara Giraudo è dunque frutto della fusione tra passato e futuro, tra tradizione e innovazione ma con un elemento fortemente ancorato al presente: la materia. Essa viene estrinsecata tramite gocce di colore che, con le loro potenzialità, offrono spunti e suggerimenti a nuovi percorsi visuali: opere straordinarie, pezzi unici non ripetibili.
Accompagnando le cascate di colore sulla tela, Sara Giraudo ne controlla il risultato finale, generando una caduta manovrata di particelle colorate, di svariate dimensioni.”
Per Marina di Cataldo “In Sara Giraudo l’astrazione inventa un vocabolario in cui le forme, ottenute con accumulazioni di materia e colori, riescono a dare vita ai sogni, alle emozioni, liberando l’immaginazione dalle catene del definito e del già visto, sostituendo alla realtà reale una realtà apparente, servendosi di un linguaggio vivo e dinamico”. Mentre i segni materici dell’artista cuneese sono per Angelo Mistrangelo “una scrittura segnica che delinea una composizione a forma di raggiera, labirintica, tesa a esprimere la propria interiore e poliedrica misura umana”.

Alcune opere si Sara Giraudo si possono vedere a Palazzo Lucerna di Rorà già Oreglia di Novello di Bene Vagienna nella mostra “Scene da un Mondo (ir)responsabile 2 – “Segni e simulacri differenti” collettiva curata da Enrico Perotto, con la partecipazione di 21 artisti che fa parte del progetto di grandArte “Tra grandi nomi e giovani emergenti” sostenuto dalla Regione Piemonte e dalla Fondazione Crc. Insieme a lei espongono Mirko Andreoli, Daniele Bianco, Cristina Bollano e Paolo Peano, Vesna Bursich, Marienzo Ferrero, Frans Ferzini, Giuseppe Formisano, Grazia Gallo, Jins (Paolo Gillone), Mario Gosso, Chen Li, Mario Lo Coco, Barbara Nejrotti, Corrado Odifreddi, Chiara Quaglia, Ornella Rovera, Marina Sasso, Claudio Signanini, Kate Tedman, Gianni Maria Tessari. Fino al 31 dicembre la mostra è visitabile il sabato dalle 15 alle 18 e i festivi dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18.

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Gibigianna - Sara Giraudo

Gibigianna – Sara Giraudo

Concentrico algido - Sara Giraudo -

Concentrico algido – Sara Giraudo –

SGiraudo2012_filari

SGiraudo2012_filari

SGiraudo2012_concentrico rustico

SGiraudo2012_concentrico rustico

SGiraudo2012_Catinelle

SGiraudo2012_Catinelle

SARA GIRAUDO, Che spiga, 2019, tecnica mista su tela, cm 70 x 100

SARA GIRAUDO, Che spiga, 2019, tecnica mista su tela, cm 70 x 100

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