Roma – Domani (6 ottobre) Anas, alla Cig a Roma, potrà “sventolare” finalmente l’atto di sottomissione dell’impresa Edilmaco per i lavori al cantiere del Tenda.
Accordo raggiunto dopo mesi e mesi di trattative, prevede lo stralcio dall’affidamento iniziale – mai formalizzato e quindi senza penali – dell’alesaggio del vecchio tunnel. Per questo, se si farà, ci vorrà un nuovo appalto, sicuramente con una nuova impresa. E altrettanto sicuramente non basteranno le somme a disposizione, altrimenti il consorzio stabile di costruttori torinesi probabilmente non avrebbe chiesto di andarsene.
Il vice ministro Edoardo Rixi, in visita a Limone lo scorso 25 settembre, ha detto che per l’Italia le risorse per completare l’opera ci sono. I francesi saranno disponibili a finanziare il loro 42%? Sarà uno dei temi caldi della Conferenza intergovernativa per il miglioramento dei collegamenti attraverso le Alpi del Sud. Un incontro dal quale ci si attende una risposta ai seguenti punti: cronoprogramma che porterà alla riapertura del Tenda bis; risposta alla richiesta francese di attivare in modalità provvisoria la viabilità nel vecchio tunnel, ridefinizione del quadro economico dell’opera, assenso o meno all’appalto per completare l’opera con la seconda canna.
Si parlerà anche della ferrovia Torino-Cuneo-Ventimiglia-Nizza. Non sembra che la Cig di domani sarà risolutiva per la firma della nuova convenzione che affida una parte di gestione e manutenzione dei costi della linea in Valle Roya anche ai francesi. Con questa si sanerà il “danno di guerra” che ha attribuito dal 1970 le spese della tratta Limone confine-Airole confine tutte a carico del nostro paese. Per la strada ferrata nella Cig potrebbe essere formalizzata la volontà di procedere al riconoscimento di tratta internazionale e quindi il finanziamento direttamente dai Governi dei due Stati.