Cuneo – Il centro diurno di Cuneo ha sviluppato, sotto la guida del suo responsabile, lo psichiatra Andrea Barbieri, un innovativo progetto – “Scan Me!” – che si innesta sulla pluriennale esperienza del gruppo di Montagna-terapia del centro diurno stesso.
Il progetto è stato presentato nei giorni scorsi all’interno di due importanti conferenze: il congresso della World Psychiatric Association a Vienna e il convegno Montagnaterapia a Nicolosi. Il dottor Barbieri presso il convegno internazionale, la dottoressa Daniela Massimo con Sebastiano Audisio e Mario Gambino nell’incontro nazionale, hanno illustrato struttura e risultati preliminari del progetto, raccogliendo l’interesse dei professionisti presenti e gettando le basi per future collaborazioni.
“La Montagna-terapia – spiega Barbieri – è uno strumento di riconosciuto valore terapeutico-riabilitativo nell’ambito della salute mentale, che consente di raggiungere risultati quali, ad esempio, l’aumento dell’autostima e dell’autoefficacia che fanno seguito al completamento di un percorso, e la dimensione gruppale che sostiene le capacità relazionali. Queste dimensioni sono confluite e potenziate all’interno del progetto “Scan Me!”, che prevede un’innovativa e sperimentale attività di mappatura, comunicazione e digitalizzazione di ciò che l’ambiente montano evoca, conserva e riproduce”.
Il progetto
L’attività prevede che il gruppo di Montagna-terapia, composto da operatori e utenti, lavori insieme allo scopo di individuare i sentieri montani che desidera mappare e le aree tematiche sulle quali intende concentrarsi. Il gruppo esplora i temi selezionati attraverso letture, interviste con abitanti locali e confronti con esperti, valorizzando le conoscenze dei singoli partecipanti e rendendole una risorsa comune.
I “messaggi” che il gruppo intende trasmettere – ricordi, emozioni, significati – vengono quindi resi nella forma di testi, immagini, registrazioni audio e/o video, e successivamente codificati all’interno di QR-codes che possono essere letti attraverso il proprio smartphone. I codici creati vengono quindi stampati e posizionati lungo l’itinerario prescelto, affinché escursionisti, sportivi, studenti e altri visitatori dell’ambiente montano possano accedervi.
Il progetto presenta elementi preziosi per le sue finalità terapeutico-riabilitative, particolarmente nell’area della progettualità (individuazione dei temi, predisposizione dei messaggi, creazione e posizionamento dei QR-codes) e della dimensione gruppale (condivisione, senso di appartenenza, riconoscimento reciproco, strutturazione dei ruoli e confronto con le dinamiche interne). L’iniziativa implica infatti una riflessione collettiva, un ancoraggio agli interessi dei partecipanti, una condivisione delle esperienze in ambiente montano, un impegno finalizzato alla realizzazione di un obiettivo concreto, e un esercizio di immedesimazione con i destinatari dei messaggi prodotti. Infine, il progetto introduce elementi di digitalizzazione sintonici con gli utenti più giovani dei servizi di salute mentale, favorendo il loro coinvolgimento attivo.
Il progetto prevede strumenti di monitoraggio in itinere e di valutazione finale, che consentiranno di elaborare nel corso delle settimane che verranno un’analisi puntuale dei risultati dell’iniziativa. Come obiettivo ultimo, il gruppo di lavoro si propone di consolidare il laboratorio, estendendone le attività e coinvolgendo altri soggetti impegnati nel campo della Montagna-terapia in Italia e all’estero.