Cuneo – La poetica, la creatività e la musica del cantautore cuneese Gianmaria Testa (deceduto nel 2016 a 57 anni) rivivono in un’opera dalla tripla anima di scritti, canzoni e immagini: “Schiena dritta. Per Gianmaria Testa”, racconti e cd dei liguri Guido Festinese, Paolo Gerbella e Maurizio Logiacco (rispettivamente: giornalista, saggista e scrittore; cantautore e scrittore; fotografo).
“Costruiti attorno ai ricordi dell’amico scomparso e imperniati sulle parole-chiavi che ricorrono nella sua opera – spiegano gli autori -, i racconti di Guido Festinese hanno fatto così da innesco alle canzoni originali di Paolo Gerbella che dilatano e rilanciano quegli stessi orizzonti di vita e poesia sui quali, con una forza di rara eleganza, si è posato anche l’obiettivo di Maurizio Logiacco: composizioni inedite, nate all’interno di questo progetto, affidate a un ensemble di grandi musicisti e impreziosite dalla partecipazione straordinaria di Paolo Fresu. Nel fluire continuo di pensieri ed emozioni che concorrono a delineare con intensità il volto di una persona amata, Schiena dritta si configura pertanto come un sentito omaggio a un autore gentile che si è conquistato un posto di rilievo nella storia della canzone italiana”.
“Non è retorico – aggiungono – affermare che ha lasciato un vuoto incolmabile perché la raffinata asciuttezza delle sue canzoni ha raggiunto vertici poetici toccati solo da pochi altri cantautori. Da un iniziale percorso nel solco degli chansonnier francesi, era approdato a una personalissima e scabra forma di canzone-poesia, elaborata e definita con sempre maggiore precisione nei sette album che ha pubblicato nella sua carriera, condivisa innanzi tutto con la moglie e manager Paola Farinetti e, fino al 2007, anche con il mestiere di capostazione a Cuneo: una carriera partita nel 1993 con il Premio Recanati per le Nuove Tendenze della Canzone d’autore ma, avviata, più concretamente, in Francia dove aveva pubblicato i suoi primi due dischi, arrivando, ancora pressoché sconosciuto in patria, ad esibirsi all’Olympia, il tempio della musica parigina”.