Caraglio – Dopo due licenziamenti e alcuni trasferimenti, la questione della casa di cura “Monteserrat”, gestita dalla cooperativa pinerolese “Quadrifoglio”, arriva in Regione. La notizia della “variazione di setting”, come viene chiamata in gergo tecnico e tra le corsie della struttura, è stata diramata a inizio mese da un comunicato stampa delle sigle sindacali Cgil e Uil, i quali denunciavano il cambiamento di destinazione della struttura, attribuendo solamente pazienti Cavs (continuità assistenziale a valenza sanitaria) e perdendo, quindi, i pazienti lungodegenti. I pazienti Cavs non godono di un’assistenza medica continuativa, mentre i lungodegenti sì. Sarebbe questa la grave perdita per il territorio. Una struttura con solo pazienti Cavs permetterebbe di ridurre le spese del medico che, per 60 pazienti, sarà presente solamente 6 ore e mezza al giorno (ossia 6,5 minuti a paziente) anziché 24 su 24. La scorsa settimana, è stato presentato un question time sul tema in Consiglio regionale, promosso dalla consigliera Francesca Frediani (gruppo misto, Unione Popolare). Non essendoci stata la seduta del Consiglio per mancanza del numero legale della maggioranza, è stata recapitata la risposta scritta: “L’operazione di modifica dell’assetto è avvenuta in accordo con l’Asl Cn1, che ha ritenuto la variazione coerente con i bisogni della popolazione e previa verifica della sussistenza di tutti i requisiti previsti dalla normativa vigente in tema di autorizzazione e accreditamento delle strutture private”. Tuttavia, pare che dall’Asl, in fase di verifica dei requisiti della struttura, sia stato richiesto di mantenere il presidio medico 24 ore su 24 per non incidere, in caso di bisogno, sulla guardia medica locale.
Intanto, le sigle sindacali che tutelano i lavoratori della casa di cura, hanno ottenuto un incontro con la cooperativa “Quadrifoglio” stabilito per la mattinata di giovedì 28 settembre. Anche a Caraglio, in consiglio comunale, mercoledì 27 settembre, si parlerà della vicenda con un ordine del giorno dedicato: maggioranza e minoranza saranno uniti per aprire un tavolo di confronto.