Alba – Sono 46.452.375 di euro che saranno necessari per la realizzazione dell’Ospedale di Comunità e della casa della Comunità di Alba e di Bra. C’è stata l’approvazione dell’Accordo di Programma tra il Ministero della Salute di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze e la Regione Piemonte che reperisce le somme necessarie per questo intervento che qualificano l’offerta sanitaria nell’area dell’Asl CN2. Di quella cifra 44.129.756,25 sono a carico dello Stato e i restanti 2.322.618,75 a carico della Regione. 25.946.500 serviranno per riqualificare il vecchio ospedale San Lazzaro di Alba e 20.505.875 per il vecchio Santo Spirito di Bra.
L’accordo firmato e approvato mentre trova il paluso di quella zona della provncia, la stessa da cui provengono il presidente Cirio e l’assessore Icardi, suscita reazioni opposte nel resto della provincia. A prendere la parola il sindaco di Saluzzo, Mauro Calderoni che è anche segretario provinciale del Pd. A preoccupare è la palude in cui versa il resto della sanità provinciale, gli ospedali e le case di comunità, ma soprattutto i nuovi ospedali di Savigliano e Cuneo.
“La scelta della Giunta Cirio – riporta in uan nota Calderoni – di investire sulla rqualificazione ed il riuso degli ex Ospedali di Alba e Bra con la realizzazione degli Ospedali di Comunità e delle Case della Comunità è un’ottima notizia. L’approvazione dell’Accordo di Programma tra il Ministero della Salute di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze e la Regione Piemonte infatti reperisce le somme necessarie per questo intervento che qualificano l’offerta sanitaria nell’area dell’Asl CN2.
Per l’Asl Cn1 invece? Sarà troppo sperare di avere almeno l’esito di quella “Valutazione della proposta di partenariato pubblico privato” per il nuovo ospedale hub di Cuneo che Cirio ed a Icardi nella “Conferenza di intenti” svoltasi al Centro Incontri della Provincia il 15 febbraio avevano promesso per maggio!
Comprenderà il presidente che essendo la salute pubblica obiettivo di fondamentale importanza per tutti i territori, questo stato di incertezza circa l’hub provinciale di Cuneo, crei preoccupazione, non solo degli amministratori, ma in tutta la cittadinanza ed alimenti la sensazione che la provincia non sia trattata tutta allo stesso modo.
Basta dilazioni e ritardi: si faccia chiarezza subito. Inoltre ricordiamo che nel frattempo occorre garantire la qualità di servizi e prestazioni sanitarie anche nelle more dell’iter di realizzazione della nuova struttura, sempre che sia ancora un obiettivo di questo governo regionale.
Se si ha a cuore la sanità in tutta la provincia, ci si adoperi affinché non vengano disperse professionalità e competenze di alto livello operanti nel nosocomio cuneese.
Nel frattempo si lavori concretamente al nuovo ospedale hub provinciale nell’area Carle, preferibilmente finanziato con risorse pubbliche. A nulla valgono le nuove promesse di questa lunga campagna elettorale in cui non si vede affatto cominciare qualcosa di nuovo, ma semmai proseguire il solito andazzo”.