Cuneo – Nella mattinata di oggi (lunedì 25 settembre) nella Sala Mirò dell’ospedale Carle, è stato presentato il progetto “Curare in relazione”. Il progetto, realizzato in collaborazione tra l’Azienda Ospedaliera S. Croce e Carle e la Fondazione Ospedale Cuneo Onlus, con il contributo di Fondazione CRT e Fondazione CRC. All’iniziativa hanno partecipato anche centinaia di cittadini attraverso la campagna di raccolta fondi “Natale è una Capanna” promossa dalla Fondazione dell’Ospedale e svoltasi a Cuneo nel periodo natalizio 2022.
Livio Tranchida, a destra nella foto, commissario dell’Azienda Ospedaliera S. Croce e Carle, esprime soddisfazione per l’intervento: “Il progetto curare in relazione rappresenta un esempio di lavoro sinergico tra soggetti diversi finalizzato a offrire risposte sempre più in linea con le esigenze dei pazienti e ponendo lo stesso al centro delle nostre attenzioni. Da un lato occorre mantenere una relazione efficace, un contatto a distanza tra l’ospedale e il paziente reso possibile dalla Telemedicina e dall’altro migliorare il comfort delle degenze, con particolare riguardo ai soggetti più fragili. Questo ci consente di fare un passo avanti nella qualità dei servizi offerti, in un processo continuo di “umanizzazione” delle prestazioni e delle cure. Desidero ringraziare Fondazione Ospedale di Cuneo, Fondazione CRC, Fondazione CRT, i cittadini che hanno offerto il loro contributo e tutti gli operatori che hanno collaborato, forti della loro esperienza sul campo, al successo dell’iniziativa”.
Silvia Merlo, a sinistra nella foto, presidente della Fondazione Ospedale Cuneo: “La realizzazione di questo progetto è stata possibile ancora una volta grazie all’intervento di tutto il territorio cuneese e alla stretta collaborazione con l’Azienda Ospedaliera. Ringraziamo la Fondazione CRC e la Fondazione CRT per aver voluto contribuire per la parte di progettazione informatica legata alla Telemedicina, che sarà sempre più fondamentale per poter facilitare l’accessibilità alle cure “a distanza” tra medici e pazienti. Il progetto ha inoltre previsto la cosiddetta “umanizzazione” di alcune camere del reparto di Oncologia ristrutturate ed arredate al fine di rendere più confortevole la degenza per i pazienti ed i loro care-giver. Tutto ciò è stato possibile grazie anche al contributo di centinaia di cittadini che hanno dato il loro sostegno attraverso la campagna di raccolta fondi “Natale è una capanna” promossa dalla Fondazione con il contributo di Illuminatale e il sostegno della Ditta Maina di Fossano e del Gruppo Gino SpA nel dicembre del 2022. La Fondazione Ospedale Cuneo ONLUS vuole continuare a svolgere questo ruolo di collettore di risorse e di energie al fine di contribuire a mantenere le eccellenze di cura dell’Ospedale Santa Croce e Carle”.
La prima parte del progetto è rappresentato da un intervento informatico legato ai processi di “telemedicina”che consente di mantenere un contatto a distanza tra il centro di cura e i pazienti. Il paziente oncologico ha necessità di frequenti accessi all’ospedale per essere sottoposto ai trattamenti ed eseguire gli esami utili al controllo della malattia. Tuttavia, la maggior parte del percorso di cura si svolge al di fuori dell’ospedale, nella propria casa.
“Oggi la Struttura di Oncologia dell’Ospedale di Cuneo segue una popolazione crescente di malati, con livelli elevati di complessità e su un territorio molto vasto. Abbiamo imparato negli anni come il contatto con il centro di cura sia fondamentale per affrontare alcuni dei problemi che insorgono a causa della malattia e dei suoi trattamenti e che almeno una parte delle comunicazioni possa avvenire a distanza”, spiega Gianmauro Numico che è direttore dell’Oncologia Medica del S. Croce.
Attraverso il progetto “Curare in relazione” è stato realizzato un software, integrato con la cartella elettronica, che consente di gestire il rapporto con il paziente. L’acquisizione dello strumento si accompagna, da alcuni mesi, a una nuova organizzazione interna che prevede che quotidianamente un medico e un infermiere del Day Hospital siano dedicati alle valutazioni a distanza per i pazienti in trattamento: il contatto in remoto consente di dare suggerimenti sul controllo dei sintomi e sulla gestione degli effetti collaterali delle terapie. Un servizio che sarà esteso nel tempo.
La seconda parte del progetto è stata invece focalizzata sulla “umanizzazione” di quattro camere del reparto di Oncologia, ristrutturate e arredate al fine di rendere più confortevole la degenza per i pazienti e i loro care-giver.
“Nei luoghi di cura si svolgono parti importanti della vita delle persone – spiega ancora Numico -. Essi hanno un’influenza significativa nel contenere e indirizzare le emozioni, nel segnare i ricordi e favorire le relazioni. Per questo desideriamo che siano spazi in cui la vita abbia piena cittadinanza”.
Il progetto – nato dalla sinergia tra Direzione Generale dell’Azienda Ospedaliera, Fondazione Ospedale di Cuneo e studio Leven Design di Cuneo – ha rinnovato completamente, arricchendole di dotazioni che le rendono accoglienti, le quattro camere in cui sono ospitati i pazienti più gravi e che necessitano di isolamento, ma anche quelli che affrontano l’ultimo periodo della vita, insieme ai propri familiari e al team della Struttura.