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Domenica 22 dicembre 2024

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“Italia Ripensaci!”: l’invito lanciato dalla Carovana della Pace

Iniziativa per il disarmo dal nucleare come uno dei più importanti "Fatti di Pace"

La Guida - “Italia Ripensaci!”: l’invito lanciato dalla Carovana della Pace

Boves – Si è chiusa con la consegna a tutti gli amministratori comunali presenti di una lettera per invitare i Comuni ad aderire alla campagna “Italia Ripensaci!” l’edizione 2023 della Carovana della Pace. Centinaia di persone partite da Cuneo, Borgo San Dalmazzo e Chiusa di Pesio hanno raggiunto e affollato piazza Italia per il momento conclusivo della camminata denominata “Fatti di Pace”. Don Flavio Luciano ha illustrato nello specifico la proposta volta a convincere Esecutivo e Parlamento a sostenere il percorso di disarmo dal nucleare. Un progetto partito nel settembre 2017 ma non sostenuto dall’Italia. Con “Italia Ripensaci!” si vuole mettere al bando le armi di distruzione di massa. “La guerra nucleare è un pericolo – ha detto don Flavio Luciano – e porta via risorse che potrebbero essere meglio impiegate. Aderire alla campagna è un piccolo passo. Invitiamo tutti a prendere parte a “Verso un mondo libero dalle armi nucleari” convegno in programma il prossimo 4 novembre al Cinema Monviso a Cuneo”.

Prima di questa dichiarazione, sul palco sono saliti i rappresentanti di istituzioni ed associazioni. Il sindaco Maurizio Paoletti e la coordinatrice della Scuola di Pace Alessandra Liberio hanno sottolineato l’importanza dei giovani come costruttori di pace.

Emiliano Manfredonia, Presidente Nazionale delle Acli, ha invitato i presenti a “non addormentarsi perché la pace è l’unica via che ha un destino. La guerra non deve avere l’ultima parola”.

Giacomo Manera di “Operazione Colomba” ha brevemente illustrato quanto fatto nel mondo da questo “corpo nonviolento di pace”. Il giovane ha anche raccontato la sua recente esperienza da volontario nelle zone martoriate dell’Ucraina. Nel suo intervento, Manera ha presentato le staffette “run for peace”, iniziative volte a raccogliere fondi per sostenere proposte di pace.

Nel portare il saluto di don Mattia Ferrari, cappellano della ong Mediterranea, don Flavio Luciano ne ha citato un pensiero: “i naufragi non sono tragedie ma stragi di cui siamo responsabili”.

Lungo e accalorato l’intervento di Gianfranco Pagliarulo (Presidente Nazionale Anpi). Pagliarulo è partito citando Gianni Rodari (“..ci sono cose da non fare mai, né di giorno né di notte né per mare né per terra: per esempio, la guerra”) per poi sottolineare come la Resistenza “abbia cercato di portare la pace di un mondo di eguali e liberi”. Molti i riferimenti del Presidente Anpi all’operato di Papa Francesco per portare la pace fra Ucraina e Russia. In particolare ha ricordato alcune frasi del Pontefice come “La guerra è una pazzia che pagano gli innocenti”. “Dobbiamo agire – ha proseguito Pagliarulo -. Operare per una lunga pace. Ciascuno deve contribuire al negoziato ed alla trattative”. Deciso anche l’attacco alle istituzioni europee accusate di non aver ancora fatto nulla per promuovere il negoziato di pace. E ancora “l’Europa non è più il centro del mondo, sta facendo crescere i nazionalismi e dai nazionalismi arrivano le guerre”.

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