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Domenica 22 dicembre 2024

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Un corridoio umanitario a Borgo?

Serata di presentazione martedì 19 settembre alle 20,45 nei locali della parrocchia di San Dalmazzo

La Guida - Un corridoio umanitario a Borgo?

Borgo San Dalmazzo – Aprire su Borgo un “corridoio umanitario”? La possibilità di coinvolgere la comunità borgarina nel progetto dei “corridoi umanitari” sarà al centro dell’incontro pubblico in programma questa sera, martedì 19 settembre alle 20.45 nei locali della parrocchia di San Dalmazzo. Saranno presenti Giorgio Falco, dell’associazione “Sentieri di pace”, e una rappresentante dell’Operazione Colomba.
Sarà una serata di presentazione per capire cosa sono i corridoi umanitari, per informarsi, per eventualmente far nascere un gruppo che poi possa sostenere un’ospitalità in favore di persone o famiglie che arriverebbero a Borgo attraverso i “corridoi umanitari”.
I corridoi umanitari sono un programma sicuro e legale di trasferimento e integrazione in Italia (e in altri paesi europei) rivolto a migranti in condizione di particolare vulnerabilità: donne sole con bambini, vittime del traffico di essere umani, anziani, persone con disabilità o con patologie, oppure persone segnalate da organizzazioni umanitarie.
Il primo passo spetta alle associazioni proponenti, le quali inviano sul posto esperti e volontari che, attraverso contatti diretti nei Paesi interessati dal progetto o grazie a segnalazioni provenienti da associazioni, organismi o chiese locali, predispongono una lista di potenziali beneficiari. Ogni segnalazione viene verificata, prima dai responsabili delle associazioni e poi dal Ministero dell’Interno italiano. Terminati i controlli, viene rilasciato, ai soggetti ritenuti idonei, un “visto umanitario con validità territoriale limitata”. Una volta arrivati in Italia, i profughi sono accolti dai promotori del progetto che si impegnano ad ospitarli secondo il modello dell’ “accoglienza diffusa”, curando anche la loro integrazione nel tessuto sociale e culturale, attraverso l’apprendimento della lingua italiana, la scolarizzazione dei minorenni e altre iniziative.
Questo metodo di accoglienza consente ai migranti di evitare i “viaggi della morte” o il rischio di finire intrappolati nella rete dei trafficanti di esseri umani. E assicura al Paese di ingresso la possibilità di selezionare gli accessi attraverso i controlli effettuati prima della concessione dei visti.
L’iniziativa dei “corridoi umanitari” vede tra i promotori l’Associazione Papa Giovanni, la Comunità di Sant’Egidio, la Tavola Valdese e la Cei.

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