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Domenica 22 dicembre 2024

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Furti in canonica a Borgo San Dalmazzo, un uomo a giudizio

Diversi episodi segnalati dal parroco e dalle volontarie, nel dicembre 2021 sparirono buste di offerte

La Guida - Furti in canonica a Borgo San Dalmazzo, un uomo a giudizio

Borgo San Dalmazzo – “Tu sei il demonio”, così si è sentito apostrofare il parroco di San Dalmazzo dall’uomo che si era introdotto nella canonica forzando la porta che dava sulla strada. Lui (N. D., cittadino di origini albanesi), accusato di aver sottratto buste con soldi donati alla parrocchia e custoditi nel cassetto dell’ufficio di don Sanmartino, era solito chiedere l’elemosina nei pressi della chiesa; era già stato anche “pizzicato” mentre cercava di rubare dalle borse delle volontarie. “Una volta lo avevo fermato prima che rubasse dalla borsa della signora che stava sistemando i fiori in chiesa – ha riferito al giudice il parroco – mentre quella volta che mi disse che ero il ‘demonio’ aveva appena forzato con una spallata la porta della canonica; lo avevo visto dai monitor della telecamera di sorveglianza e lo stavo aspettando proprio dietro la porta, lo sgridai e se ne andò”. L’11 dicembre 2021 però N. D. riuscì a infilarsi all’interno della canonica senza che nessuno lo fermasse e dopo essere entrato nell’ufficio del parroco aveva prelevato le buste con il denaro donato alla chiesa. Il parroco ha riferito di averlo visto davanti alla porta della canonica mentre stava rientrando in ufficio, ma che aveva preferito evitarlo passando dalla chiesa: “Quando arrivai negli uffici però ho scoperto che era riuscito a entrare e dalla mia stanza mancavano 200 euro. L’uomo era entrato al seguito di un altro signore che doveva parlare con una delle volontarie presenti negli uffici: “Quando finii con il primo signore – ha riferito la donna al giudice – la seconda persona non c’era più ma non sono riuscita a vederlo in viso”. A immortalarlo però c’erano anche questa volta le telecamere di sorveglianza e nel fascicolo fotografico realizzato dai Carabinieri e sottoposto al parroco, venne riconosciuto con certezza N. D. (con vari precedenti di furto e tra questi anche uno specifico di furto in chiesa). Il sacerdote ha anche riferito di essere stato risarcito e di voler rimettere la querela, anche se il reato contestato di furto aggravato è procedibile d’ufficio. Il processo è stato rinviato al 27 novembre per ascoltare l’imputato e per la sentenza.

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