Chi raccoglie i dati meteo storici? Manca una banca dati pubblica
“Un caldo così non s’era mai visto…”: chi non l’ha pensato alla fine di questo agosto così tosto?
È proprio così? Non è facile togliersi lo sfizio di dare una risposta.
È curioso ma non c’è un sito pubblico che curi la gestione dei dati meteo. Viene in mente l’Arpa, Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente: una istituzione giovane, neppure trentenne, nata nel 1994 dopo che il referendum del 1993 aveva sottratto alle Usl la responsabilità dei controlli ambientali.
Nacquero allora le Arpa regionali e l’Ispra nazionale, organismi che si occupano di Protezione Ambientale in dipendenza dalle Regioni o dal Ministero, appunto, dell’Ambiente.
Ricordo quei referendum anche per un altro effetto ormai dimenticato: avevano cancellato anche il ministero del Turismo… Ma qualcosa è andato storto e oggi è ancora lì, sotto la guida lungimirante della Santanché…
Torniamo al tempo. Cerchiamo sul sito dell’Arpa un archivio delle temperature ma non lo troviamo.
Arpa.piemonte.it è prodigo invece di previsioni meteo con tanto di nuvolette, piogge e soli splendenti secondo un cliché ormai diffusissimo. L’archivio si ferma però al 2020, non ci sono registrazioni precedenti.
La conservazione dei dati storici dovrebbe costituire un compito fondamentale per un’istituzione pubblica ma in questo caso non se ne è sentita la necessità.
Per fortuna il vuoto viene riempito con efficienza dai siti privati. Sul sito il meteo.it possiamo consultare e scaricare i dati principali per i Comuni della Granda a partire dal 2004.
Lo abbiamo fatto limitandoci alla città di Cuneo. Non si tratta di dati “certificati”: non sappiamo dove e come sono stati raccolti, quindi non possono essere considerati probanti per valutazioni scientifiche approfondite. Tuttavia possiamo considerarli utili per verificare se forniscano o meno un’indicazione su un cambiamento climatico in atto.
Con questo obiettivo abbiamo esaminato i dati degli ultimi venti anni, a partire dal 2004: le temperature minime, medie e massime di ciascun giorno e la presenza o meno di precipitazioni.
Li abbiamo sintetizzati nella tabella a fianco che vi consentirà di formulare le vostre ipotesi.
Agosto 2023: le temperature più alte dell’ultimo ventennio
La tabella riporta la sintesi dei valori giornalieri delle temperature minime, medie e massime del mese di agosto negli ultimi venti anni.
Abbiamo sottolineato con una colorazione diversa i valori più alti e più bassi di ciascun gruppo, indicando in verde i minori e in rosso i maggiori.
Constatiamo una netta tendenza: venti anni fa si registra una forte accumulazione dei valori più bassi mentre succede il contrario nei più recenti, quando si registrano per tre volte valori superiori ai 29 gradi. In effetti l’ultimo mese di agosto ha fatto registrare il valore più alto per le massime, pari a 29,8 gradi centigradi.
Qualcuno ricorderà di aver visto valori anche superiori ai 30 gradi: si tratta però di valori puntuali mentre nella tabella sono riportati valori medi (quotidiani).
Al contrario le minime inferiori ai quindici gradi sono ormai un ricordo, tutte all’inizio del periodo.
In sostanza si può già percepire anche dal nostro piccolo punto di osservazione locale una linea di tendenza chiara: anche a Cuneo le temperature stanno salendo.
Meno chiare le indicazioni che ci arrivano dai giorni di pioggia. Avremmo preferito dati più precisi (il totale delle precipitazioni) ma non siamo riusciti a trovarli. Qualche lettore potrà aiutarci?