Cuneo – Nel fine settimana a Cuneo appuntamento con il “Festival Modulazioni. Musica senza tempo”, prodotto e organizzato da Maestro Società Cooperativa di Cuneo con l’intento di portare la musica antica nei siti storici della città di Cuneo con una ricca proposta pensata per tutte le fasce d’età.
Sabato 16 settembre, alle 17, presso il chiostro della Biblioteca Civica (via Cacciatori delle Alpi, 9), con “Esplorazioni per viola da gamba e voce”, il musicista Giulio Tanasini con i testi di Italo Calvino, guiderà il pubblico, tramite l’uso congiunto della recitazione e della musica, in un viaggio metafisico attraverso alcune delle più immaginifiche città descritte da Calvino nel celebre capolavoro “Le Città Invisibili”. L’associazione operata tra le città selezionate e i pezzi musicali è basata sulla suggestione: un elemento letterario può richiamarne uno musicale, e viceversa. Così, una città-ragnatela si rispecchia in un preludio etereo in Sol maggiore o le labirintiche spire di una città semi-acquatica si ritrovano nelle divagazioni di una fuga di Bach e così via, in una comunicazione che trascende il tempo tra il genio di Calvino e quello di alcuni dei più importanti autori dell’epoca Barocca. Ingresso libero.
Domenica 17 settembre doppio appuntamento con il musicista e conferenziere Enrico Correggia nel Complesso monumentale di San Francesco (via Santa Maria, 10) per una giornata dedicata alla civiltà longobarda, di cui il cuneese ospita la più grande necropoli mai scoperta. Dalle 10 alle 13, lo studioso porterà il pubblico a vestire i panni dell’archeologo sperimentale cercando di ricostruire il paesaggio sonoro medievale che oggi risulta filtrato con la lente della contemporaneità e spesso si mischia a suggestioni fantasy in cui far convivere il canto Gregoriano con ballate celtiche e danze elfiche. La prenotazione è obbligatoria all’indirizzo info@modulazioni.it. Alle ore 15, in collaborazione con il Museo Civico di Cuneo, Enrico Correggia proporrà al pubblico un approfondimento sul mondo cristiano come mosaico di riti, suggestioni e canti differenti, nel periodo precedente alla comparsa del canto Gregoriano e del tentativo di Carlo Magno di unificazione liturgica e culturale dell’Impero. Il periodo in cui la terra dei Longobardi era divisa in due: al nord, nella Longobardia Maior, il territorio ambrosiano, mentre a sud, nella Longobardia Minor, il ducato di Benevento. Ingresso libero.