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Martedì 19 novembre 2024

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Il “caso Rinaldi” fa discutere in consiglio comunale e regionale

La nomina del dirigente del Comune come nuovo direttore amministrativo dell'ospedale Santa Croce e Carle suscita un dibattito animato in consiglio comunale con le interpellanze di Giancarlo Boselli e Ugo Sturlese

La Guida - Il “caso Rinaldi” fa discutere in consiglio comunale e regionale

Cuneo– La nomina del dirigente del Comune Giorgio Rinaldi come nuovo direttore amministrativo del Santa Croce di Cuneo continua a far discutere a Cuneo e anche in Regione. Martedì 12 settembre la questione è stata al centro di un’interpellanza in consiglio regionale, presentata dal consigliere dei 5Stelle Ivano Martinetti, ed è stata poi discussa a lungo in consiglio comunale a Cuneo, con due interpellanze presentate dai consiglieri di minoranza Giancarlo Boselli e Ugo Sturlese.

Nodo del contendere è il requisito dei cinque anni di attività in enti o strutture sanitarie, che sarebbe richiesta per l’incarico che l’ex dirigente del Comune è andato a ricoprire.

“Al momento della nomina non avevo colto immediatamente la gravità della vicenda – ha detto Giancarlo Boselli (Indipendenti) nel suo intervento in consiglio comunale – Ci sono norme che fanno riferimento al fatto di avere almeno cinque anni di esperienza nel settore sanitario. All’interpellanza in Regione, sembra che l’assessore Icardi abbia detto “Non sono un avvocato e non rilascio pareri legali”. Mi limito a dire che il problema posto è di diritto, ma è anche una questione politica”.

Ugo Sturlese (Cuneo per i Beni Comuni) ha sottolineato: “È una questione di una semplicità disarmante: c’è una legge che dice espressamente che per essere direttore amministrativo in quel tipo di struttura bisogna avere avuto almeno cinque anni di esperienza in ambito sanitario. Nel curriculum di Rinaldi mi risulta che non ci sia questa esperienza, ma nel suo atto di nomina il commissario sostiene che è tutto a posto. Mi chiedo come è stato possibile? Ricordiamoci che qui è in gioco il partenariato pubblico privato”.

Giuseppe Lauria ha spostato invece l’attenzione dall’azienda ospedaliera al Comune: “Il dottor Rinaldi era una figura importante nell’organigramma del Comune, per molti settori: è così ininfluente per l’azienda Comune, il fatto che ora il dottor Rinaldi non ci sia più?”.

In risposta, la sindaca Patrizia Manassero ha sottolineato come la correttezza, o meno, della nomina di Rinaldi riguardi l’ospedale: “La questione della legittimità di quell’assunzione va posta a colui che ha firmato l’atto: il dottor Tranchida ha firmato un provvedimento e se ne assume tutte le responsabilità del caso. Io auspico che la cautela ci sia stata e che l’azienda Santa Croce e Carle abbia assunto le decisioni con le competenze del caso. Spero inoltre che dall’assessore regionale arrivino certezze in merito e non risposte vaghe”.

Per quanto riguarda invece il personale del Comune di Cuneo, la sindaca ha fatto il punto della situazione: “A maggio 2024 era già previsto il pensionamento di due dirigenti e ci eravamo già attivati per costruire le competenze necessarie. Per quanto riguarda il dottor Rinaldi alcuni percorsi erano già stati attivati, l’altro pensionamento ci pone ancora preoccupazioni. Stiamo selezionando un dirigente proprio per rafforzare il corpo dirigenziali e confidiamo con l’aiuto e la competenza dei nostri dipendenti di riuscire a superare bene questo periodo”.

Risposta che però non ha soddisfatto Ugo Sturlese e Giancarlo Boselli: “La sindaca – ha detto Boselli – poteva non concedere l’aspettativa al dottor Rinaldi, visto che non c’erano le condizioni e il dirigente aveva già maturato i requisiti per la pensione. Non mi pare che ci sia una programmazione corretta della politica del personale da parte di questa amministrazione comunale”.

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