Roburent – L’amministrazione comunale giunge al capolinea. Pochi giorni addietro i consiglieri d’opposizione Galliano, Costa e Garavagno avevano presentato, in base alle norme del Tuel 267/2000, la richiesta di convocazione di un consiglio comunale, indicando una corposa serie di problematiche all’ordine del giorno. Si è inserita una nuova azione amministrativa: le dimissioni contestuali di sette consiglieri. L’articolo 141 della legge fondamentale per gli Enti Locali, prevede, in tal caso, l’immediata efficacia delle dimissioni e lo scioglimento del consiglio comunale. Si tratta di Piercarlo Negro, Pierangelo Robaldo, Paolo Gamba, Romolo Garavagno, Michele Valsecchi, Wilma Galliano, Viviana Costa.
“Non è stato possibile, per me – ha dichiarato il consigliere Negro – impegnarmi fattivamente, neppure nei settori di mia delega specifica ed avere un dialogo costruttivo”.
“Nel periodo preelettorale del 2019 – ha proseguito il consigliere Romolo Garavagno – la candidata sindaco aveva apprezzato ampiamente le proposte in campo culturale e nel settore del Personale. A elezione avvenuta ha perfino rifiutato un incontro, richiesto appena dopo la festicciola di vittoria, durante il quale avrei voluto con lei definire i tempi di attuazione delle attività che lei stessa aveva definito molto interessanti. Lo stato dell’organico spiega come inaccettabili siano la situazione nelle strade, nelle aree verdi, nei cimiteri, come pure nei servizi in ufficio. Non un momento dedicato alla cultura, non parliamo del ricordo della Resistenza. Neppure è stato possibile apporre una lapide, pagata da due associazioni. Il capoluogo è abbandonato a sé stesso e così la Prà. Contributi alla Pro Loco del capoluogo assolutamente ridotti, mentre a quella di San Giacomo, a profusione”.
In precedenza lo scioglimento del consiglio si era verificato per dimissioni dei sindaci.
Cosa succede ora? Nell’immediato la nomina di un Commissario, individuato dal Prefetto nella persona del dr. Francesco D’Angelo, vice Prefetto in servizio presso la Prefettura di Cuneo, che guiderà il Comune fino alle prossime elezioni. Probabilmente nella prossima primavera. Ma non è neppure assolutamente da escludere nel prossimo novembre. Già si sono avute elezioni in tale mese.