Saluzzo – E’ mancato a 100 anni d’età il partigiano Nino Garzino, presidente onorario dell’Anpi di Saluzzo. Originario di Sampeyre, appena ventenne aveva deciso di unirsi in valle Varaita alle bande partigiane di ‘Giustizia e Libertà”. Aveva lavorato per anni al Consorzio Agrario di Cuneo.
Il funerale sarà celebrato lunedì 11 settembre alle 15,15 nella cattedrale di Saluzzo.
Nino Garzino andava a parlare volentieri ai giovani nelle scuole e ricordava così il fascismo: “Ho dei ricordi pessimi di quegli anni! Ho iniziato la mia carriera come ‘balilla’ e ci facevano marciare. Da giovani fascisti ci facevano montare e smontare con gli occhi bendati i fucili mitragliatori. Di sabato c’erano continuamente delle esercitazioni…”.
“La parola guerra mi fa venire in mente grandi disastri, grandi rovine, tanti morti, le deportazioni… – diceva in un’intervista pubblicata recentemente sul settimanale La Guida -. Le guerre non si dovrebbero combattere, mai e poi mai! Oggi si fanno ancora per interessi economi e politici, e anche perché le fabbriche che producono armi le devono poi vendere. Quando vedo in tv la guerra in Ucraina ci sto proprio male, forse Putin è persino peggio di Mussolini! E’ difficile fare delle previsioni, ma io credo che la guerra non finirà tanto presto”.
“La morte arriverà senz’altro! – diceva ridendo -. Io credo in Dio e penso dopo questa vita terrena ci sarà un qualcosa. E spero di poter riabbracciare mia moglie ed i miei familiari. Girandomi indietro, il bilancio della mia vita è positivo, perché mi sono realizzato nel lavoro e ho vissuto discretamente bene”.