“Il mio mestiere è raccontare storie. Non scriverle”. Si presenta così Sebastiano Vassalli, scrittore novarese. Affermazione che suona dunque quanto meno paradossale, peraltro resa ancora più provocatoria da ulteriori precisazioni come “la scrittura non ha emozioni”. Gli appunti sul “raccontare storie” raccolti in questo libretto, spesso quasi in forma di essenziali aforismi, spiegano però questa apparente contrapposizione.
In origine, ricorda l’autore, la scrittura veniva in un secondo momento. La tradizione orale ha anticipato e fondato quella scritta. Omero è narratore prima che scrittore anche secondo la leggenda che gli attribuisce una menomazione fisica, la cecità, diventata condizione ideale per raccontare storie, perché forgiatrice di una sensibilità negata a chi con gli occhi vede solo la superficie delle cose.
L’incontro con la storia è il primo fondamentale gradino. Il mondo è “un gomitolo di storie”: al narratore il compito di dipanarlo e distenderne i fili nel racconto.
Richiede tempo questo “corteggiamento” della storia che non ha ancora una sua trama. Non è il caso di scomodare “il mito romantico dell’ispirazione” come stato di grazia. È piuttosto la percezione di una vita in attesa di essere narrata, una lettura del reale che nel raccontare si ammanta di nuovi tratti.
Ma il tempo dell’innamoramento è destinato a chiudersi. La parola scritta traghetta la storia sulla carta. Un passaggio che per Vassalli ha qualcosa di definitivo, quasi cristallizza la storia sulla pagina. Le conferisce una vita autonoma nella forma del libro pubblicato non più plasmabile dall’arte del narrare.
L’apparente paradosso si stempera comunque nelle “lezioni di scrittura”, nell’appello a una serietà del raccontare anche nella forma scritta che richiama principi elementari un po’ desueti come la correttezza ortografica e sintattica, la punteggiatura, le parole giuste. Come dire che lo scrivere è un sapiente equilibrio tra tecnica e arte, fra strumento e sensibilità.
Il mestiere di Omero
Sebastiano Vassalli
Interlinea
14 euro