La poliedricità dell’uomo è il filo rosso delle 300 pagine fitte di pensieri ben radicati in diversi terreni culturali (spiritualità biblica, psicoanalisi e letteratura) e cuciti in modo personale e ‘meditato’.
Il testo è denso e profondo, ma non ostico. Scritto con linguaggio fluido, invita alla sosta per darsi spazio e tempo per lasciarsi interrogare: ‘è tempo che sia tempo’.
Molte le citazioni e altrettanti gli autori a cui il testo rimanda per attingere ad una saggezza antica e nuova, che favorisce la strada verso la creazione di un senso, che è il nodo centrale, la vera questione a cui ogni pagina si ricollega. I temi affrontati sono questioni essenziali per chiunque voglia lavorare su di sé e ampliare il suo sguardo esistenziale.
Il viaggio a cui il lettore è chiamato parte dalla parola, nella sua etica di verità e disvelamento di sé, caratteristica prima che definisce l’umano e diventa il mattone su cui si costruisce la narrazione. Raccontarsi e raccontare è un gesto che consola il dolore, amplifica la gioia e invoca relazione: si racconta sempre a qualcuno.
La parola può anche tradirsi: diventare vana o mendace. Attingendo alla vicenda narrata da Carrère ne L’avversario, viene messo in luce il potere mortifero e autodistruttivo della menzogna. Qui sta il valore della scelta sull’uso della parola: “o farsene servi con la responsabilità o padroni con la manipolazione”. L’autore contrappone la dimensione fedele della narrazione all’uso commerciale dello storytelling, costruito per rispondere alla logica dell’apparire.
Il viaggio prosegue con due tappe importanti, due emozioni intense, ma difficili da ammettere e tollerare: invidia e vergogna. Radicate nella fragilità e nella faticosa ammissione dei propri limiti possono portare a sminuire il buono altrui o al contrario a lavorare sodo verso l’auto consapevolezza e la verità su di sé.
La meta finale è il tema della volontà, quel mix di desiderio e coscienza, che ci rende uomini liberi e capaci di autodeterminazione.
È un viaggio affascinante perché tenta di spiegare la complessità umana. Per chi ha sete di profondità è un testo da non perdere, come lo sarà la presentazione, in presenza dell’autore, martedì 27 giugno alle ore 18 presso il Seminario Vescovile.
La passione per l’umano
di Luciano Manicardi
Editrice Vita e Pensiero
euro 18