Cuneo – Sono stati presentati “sul campo” questa mattina, venerdì 1º settembre, i lavori di consolidamento strutturale del ponte “storico” sul torrente Gesso, tra l’altopiano del centro cittadino e Borgo San Giuseppe. All’incontro con i giornalisti erano presenti il presidente della Provincia, Luca Robaldo, il vicesindaco di Cuneo, Luca Serale, gli uffici viabilità di Provincia e Comune, i tecnici della Soprintendenza beni architettonici, il consigliere comunale e provinciale Vincenzo Pellegrino, l’ingegner Ivano Martinetto, la consigliera comunale Carla Santina Isoardi, il consigliere Claudio Bongiovanni, l’ex assessore Guido Lerda, oltre ai rappresentanti dell’impresa appaltatrice Cores4N srl di Venegono Superiore (Varese).
Il ponte fu costruito tra il 1853 e il 1856, interamente in mattoni, con parte delle pile rinforzate da blocchi di pietra; è costituito da tre campate ad arco in muratura, ciascuna di 24 metri, per una lunghezza totale di circa 86 metri. La larghezza della sede stradale è di 7,70 metri, oltre ai due marciapiedi.
Secondo i rilievi, “il ponte non presentava segni di marcato dissesto strutturale che ne lasciassero presupporre una sofferenza per carichi verticali e le prove diagnostiche preliminari eseguite sulle murature avevano restiuito un adeguato margine di sicurezza. I modelli numerici di calcolo strutturale, calibrati su prove dinamiche eseguite in situ, restituivano tuttavia allo stato di fatto una non trascurabile vulnerabilità per carichi orizzontali sismici. Dai rilievi era inoltre emerso che alcune porzioni di muratura risultavano soggette a superficiali fenomeni di distacco del laterizio…”.
Per migliorare “il comportamento delle tre arcate – si legge nel progetto di consolidamento strutturale – è stato previsto di operare dall’intradosso mediante la posa di 4 centine calandrate in acciaio corten, delle dimensioni di 20×100 mm per ciascuna arcata. Le centine sono state diffusamente collegate alla volta in muratura mediante inghisaggi con barre di acciaio inox del diametro di 20 mm…”.
Il progetto di consolidamento e la direzione lavori sono dello studio Jurina e Radaelli di Monza.
L’importo dei lavori, che dovrebbero concludersi entro il 30 settembre, è di oltre 900.000 euro: 759.263 l’appalto della Provincia e 150.000 quello della Soprintendenza.