Il romanzo pone al centro la figura di Katharina Kepler, madre del matematico e astrologo Johannes. Fatti reali riletti in forma narrativa per raccontare di un vuoto di pensiero succube di un potere ottuso e dispotico che schiaccia gli umili celandosi dietro pregiudizi.
Katharina è “donna di spaventosa intelligenza… e anche sciocca” parla il suo tutore legale. Quando viene accusata di stregoneria, Katharina si mette ancor più nei guai coinvolgendo il governatore ducale Einhorn. Per mettere tutto a tacere e non essere scomodato più di tanto, le propone di porre fine all’accusa attraverso un atto di stregoneria. Per Katharina sarebbe ammettere la colpa, ma per Einhorn è un’istigazione che, se resa pubblica, gli causerebbe molti problemi. Cosicché quando Katharina sporge querela contro chi l’ha accusata, non per paura ma per “la terribile disonestà delle accuse”, di fatto coinvolge il governatore.
Nel villaggio di Leonberg pettegolezzi e invidie si fanno calunnie. Katharina è scartata da tutti “come una faina in mezzo a pulcini”. Un gorgo che avviluppa l’intera sua famiglia. Tutti le consigliano di essere ossequiente con i potenti, ma, consapevole della propria integrità morale, lei persiste nel chiedere giustizia.
Ambientato nella Germania del XVII secolo il romanzo in realtà guarda al presente. Denuncia l’ottusità del potere, il pericolo del pregiudizio, del sospetto, della forza devastante del branco che trasforma in belve anche le persone semplici. Katharina non ha la stoffa dell’eroina, ma la sua figura è nettamente al di sopra di chi l’accusa sempre definita come “gente incompleta”, incapace di pensare.
Lo sanno tutti che tua madrìe è una strega
Rivka Galken
Codice
19 euro