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Venerdì 22 novembre 2024

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Botta e risposta Salvini e Cirio sul blocco ai diesel Euro 5

Il vicepremier critica la scelta piemontese ma il governatore con una risposta di garbo istituzionale chiarisce che non ha nessuna intenzione di contraddire la norma europea

La Guida - Botta e risposta Salvini e Cirio sul blocco ai diesel Euro 5

Torino – Salvini interviene sulla vicenda del blocco ai Diesel Euro 5 in Piemonte e Cirio risponde al leader della Lega, e con lui, con un certo imbarazzo, anche il suo assessore all’ambiente il leghista novarese Matteo Marnati. Una risposta di garbo istituzionale ma chiara: Cirio, ex europalramentare, ora guida il Piemonte e non ha nessuna intenzione di andare contro le normative europee anche alla luce della precedente condanna inflitta all’Italia dalla Corte di giustizia dell’Unione europea.

Per il vicepremier, ministro e leader della Lega Matteo Salvini la decisione della Regione di fissare lo stop per i Dieasel 5 nel torinese dal prossimo 15 settembre è solo “il risultato dell’ennesima forzatura di Bruxelles sui temi green: per la Lega si tratta di una scelta ideologica e dannosa, che colpirà duramente famiglie e imprese senza significativi benefici per l’ambiente.Non solo. La direttiva europea impone questa misura anche agli amministratori locali, che per l’ennesima volta si ritrovano disarmati e senza strumenti per tutelare al meglio la propria comunità”. ìE non solo promette di “intervenire per correggere questo provvedimento che metterebbe in seria difficoltà centinaia di migliaia di famiglie e di lavoratori”.
Ma poco dopo dal forzista governatore del Piemonte Alberto Cirio arriva la risposta: “Apprezziamo e ringraziamo il ministro Salvini per l’attenzione e la vicinanza al Piemonte in un momento così complesso. La procedura di infrazione dell’Europa nei confronti dell’Italia che coinvolge anche il Piemonte ci impone misure molto pesanti che siamo costretti ad attuare. Sono decisioni, però, che gravano fortemente sulle spalle di famiglie e imprese in un momento storico già estremamente difficile. Proprio per questo abbiamo messo in campo un piano di azioni per aiutare i cittadini ad affrontare le conseguenze della normativa europea e avviato una interlocuzione con Bruxelles, perché l’attenzione all’ambiente deve poter essere sostenibile anche per famiglie e lavoratori. Poter contare anche sul supporto del Governo in questo percorso è per noi fondamentale”.

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