Alba – Nella giornata di ieri per le strade di Alba decine di cittadini e cittadine hanno manifestato contro la precarietà del lavoro. “Case, documenti, diritti sul lavoro per tutt*”, si legge su uno striscione in testa al corteo. Oggetto della protesta anche le condizioni di lavoro dei migranti, argomento molto popolare in tutta la Granda a causa dei numerosi episodi di caporalato.
“Il comune, così come il governo Meloni, non danno soluzioni, ma sono i primi responsabili dello sfruttamento lavorativo”.
In effetti, nell’ultimo decreto flussi pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 26 gennaio, il governo aveva aumentato la quota di migranti destinati alle imprese (in occasione della stagione dei raccolti). Tuttavia alla luce dei disagi economici, contrattuali e abitativi (con la conseguente percezione di degrado) secondo i manifestanti la filiera imprenditoriale non era pronta ad accoglierli, ma solo a spremerne la forza lavoro.