Come spesso accade in queste biografie di artigiani, la passione di Patricia Lamouroux per le perle di vetro comincia con un’esperienza che l’ha fatta innamorare. Accadde la prima volta che vide un soffiatore di vetro all’opera, con il suo materiale che diventava incandescente e malleabile. “Mi ha preso la vetrite acuta”, ci spiega, ridendo. Era in un periodo di passaggio: per un problema alle mani l’attività artigianale a cui si era dedicata negli ultimi anni e di cui era anche diventata maestra (tombolo occitano) le era diventata impossibile ma le pareva ormai tardi per diventare una vetraia.
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