Cuneo – Dopo due anni di stop, il progetto di recupero dell’ampia porzione di proprietà comunale dell’ex caserma Montezemolo è entrato nella fase esecutiva dopo il via libera della Regione al progetto definitivo approvato dal Comune già due anni fa, nel 2021.
La progettazione esecutiva, in fase di valutazione e approvazione, rappresenta l’ultimo passaggio del lungo e complesso iter avviato nel 2017 con l’acquisizione da parte del Comune della proprietà dell’ex deposito carburanti della caserma Montezemolo, a cui seguì il finanziamento di fondi europei dell’Agenda Urbana, tramite la Regione, di cui circa 5 milioni destinati al recupero della caserma e la parte restante destinata al viale degli Angeli (intervento in parte già realizzato) e alla ristrutturazione della Casa del fiume (già realizzata).
Concerti, eventi, hub del territorio
Il progetto definitivo è stato illustrato giovedì scorso alle commissioni consiliari competenti dagli assessori Alessandro Spedale e Sara Tomatis, e dai tecnici comunali.
Come già previsto nello studio di fattibilità, sarà realizzata un’area attrezzata all’aperto, di grandi dimensioni (10.000 metri quadrati), in terra bianca, con pavimentazione permeabile e dotata di sottoservizi, per ospitare spettacoli, concerti e manifestazioni culturali, aperta alla città. L’edificio lungo corso Francia sarà recuperato e destinato a “hub del territorio”, mentre sarà abbattuto l’altro edificio presente nell’area e saranno realizzati percorsi ciclopedonali.
Il muro della caserma
La novità emersa nel corso della presentazione è quella relativa al muro perimetrale cui era previsto inizialmente l’abbattimento: sarà invece abbattuto solo il muro sul lato che costeggia corso Francia, mentre sarà mantenuta la parte sui lati di via Bodina e del parco Parri con varchi di accesso per rendere più agevole, e meno costosa, la gestione di ingressi e uscite in caso di spettacoli a pagamento.
Nelle intenzioni del Comune i lavori avrebbero dovuto iniziare già nel 2022, ma dal luglio 2021 il progetto definitivo è rimasto incagliato per quasi due anni tra Cuneo e Torino, tra richieste di integrazioni e modifiche da parte della Regione, risposte del Comune, l’approvazione regionale già nell’agosto 2022, variazioni nel bilancio regionale, ulteriori integrazioni e l’attesa del semaforo verde finale. Adesso l’iter è ripartito ed è in corso la fase della progettazione esecutiva: i lavori dovranno concludersi entro il 30 giugno 2025.
Il progetto è stato realizzato da Politecnica Ingegneria e Architettura, Paisà architettura del paesaggio, Stignani associati srl di Modena.
Un’area versatile aperta alla città
Per quanto riguarda le manifestazioni, l’assessora Sara Tomatis, ha spiegato l’obiettivo del Comune: “L’area potrà ospitare manifestazioni che oggi vengono svolte in altre zone della città e per incrementare l’offerta con concerti e spettacoli. Sarà anche il luogo per accogliere attività ed enti turistici, promuovere mobilità dolce e connettersi al Parco Fluviale”.
Per l’area spettacoli, l’obiettivo, come ha spiegato il dirigente dei Lavori Pubblici del Comune, Walter Martinetto, è quello di “renderla il più possibile versatile, per quello che può succedere e per quello che ancora non c’è. La visione è pensare l’area come potrà essere nei prossimi decenni”.
“Il verde da tutelare”
Critica la minoranza, in particolare per l’area spettacoli giudicata troppo grande a discapito del verde esistente. Per Ugo Sturlese seguire questo progetto è “l’area di 10.000 metri quadrati comporta la distruzione di buona parte delle alberate presenti. Noi difendiamo questo bosco”. Claudio Bongiovanni ha parlato di “strage di 150 alberi: realizzare un’area grande due campi da calcio per fare spettacoli ci lascia allibiti, è sovradimensionata” e anche Boselli si è detto contrario: “Della piastra sinceramente non si sente bisogno, siamo contrarissimi”. A mettere tutti d’accordo è stato Paolo Armellini con la proposta di un sopralluogo per rendersi conto della situazione attuale, accolta dall’assessore all’Urbanistica, Alessandro Spedale.
A favore dell’area per spettacoli e concerti si è schierata invece la maggioranza: “Quello di cui Cuneo ha bisogno è proprio un’area spettacoli in cui far incontrare la città – ha detto Vincenzo Pellegrino – Il verde presente è stato già maltrattato da chi c’era prima”. Per Flavia Barbano quello “non è un bosco, è un’area abbandonata, a Cuneo non c’è un’area per fare concerti” e per Elio Beccaria: “questo progetto offre l’opportunità di guardare avanti e di fare qualcosa di diverso a Cuneo”. Posizione ribadita da Mario Di Vico: “È un servizio ai nostri cittadini, a iniziare dai giovani”. Posizione favorevole, dai banchi della minoranza, per Franco Civallero: “Una struttura del genere la ritengo più che mai necessaria”.
La sindaca, Patrizia Manassero, ha sottolineato: “Non è un intervento sterminatore del verde, ma ragionato. Penso a un’area ad esempio che possa ospitare Zoè in città e Mirabilia, e concerti che oggi in città non trovano un posto e per questo non vengono realizzati. Vogliamo guardare avanti e quella è un’area dove veramente si può fare molto”.