Sono 400 i giovani cuneesi e fossanesi che lunedì 24 luglio sono partiti per la Giornata Mondiale della Gioventù e l’incontro con Papa Francesco in programma a Lisbona all’inizio di agosto. Si sono ritrovati al palazzetto dello sport a San Rocco Castagnaretta per partire alle 20 per la città Coimbra, dove vengono ospitati la prima settimana per il gemellaggio. Altri 200 giovani li raggiungeranno e partiranno il 29 luglio andando direttamente a Lisbona per vivere la settimana clou della Gmg dal 2 al 6 agosto.
I giovani che partecipano hanno in media 20 anni, molti sono della generazione che ha più sofferto gli anni del Covid. Ad accompagnarli 13 sacerdoti insieme al vescovo Piero Delbosco, che li raggiungerà a Lisbona. Per il vescovo di Cuneo-Fossano è la prima volta ad una Gmg.
Ai partecipanti è stato distribuito il kit degli italiani che comprende: la bandiera, il famoso telo blu buono a tutto, il cappellino, la radio, la torcia, la croce e il libretto; insieme al kit delle quattro diocesi della provincia con zainetto, powerbank e la maglietta con scritto “Alzati…’nduma!”.
“La parrocchia più numerosa è Boves con una novantina di partecipanti. Ma ci sono anche buoni gruppetti piccoli e qualcuno che si lancia sganciato da una appartenenza esplicita – dicono don Paolo Revello e don Mattia Dutto, Incaricati della Pastorale giovanile di Cuneo-Fossano -. Molti hanno avviato attività di autofinanziamento in questi mesi per dare a tutti la possibilità di partecipare. È stata un’occasione per i giovani di darsi da fare e per la comunità adulta di collaborare”.
Il momento centrale della Gmg sarà la veglia di sabato 5 e la messa di domenica 6 agosto insieme al Papa. “Dopo la veglia e la grande messa, ripartiamo appena possibile in direzione Barcellona. Lì giungeremo la mattina presto e avremo tutto il giorno per rilassarci e magari godere un goccio della città – continuano don Revello e don Dutto -. Ceniamo insieme ospiti di una struttura salesiana e si riparte alla volta di casa che avvisteremo nella mattinata dell’8 agosto. Stanchi, cotti e puzzolenti, ma si spera carichi dell’esperienza vissuta”