Cuneo – Fino a domenica 17 settembre Palazzo Samone ospita una mostra interattiva e multisensoriale dedicata a Leonardo da Vinci dal titolo “L’anima e il volto. I segreti dei ritratti di Leonardo da Vinci”.
Leonardo Da Vinci è un genio universalmente riconosciuto per le proprie invenzioni e per l’efficacia delle proprie opere artistiche, i cui tratti somatici affogano ancora oggi nel regno dell’incertezza. Da qui, allora, la volontà e l’ambizione di provare a fare chiarezza sulla fisionomia di Leonardo Da Vinci attraverso un percorso innovativo che metta a confronto i cinque maggiori ritratti del maestro toscano: il Profilo del Melzi alla Royal Library di Windsor, l’Autoritratto a sanguigna alla Biblioteca Reale di Torino, il Platone ne La Scuola di Atene di Raffaello in Vaticano, il celebre Ritratto di Leonardo agli Uffizi e la Tavola Lucana, comparandone i dettagli e lo stile. Il percorso è una ricerca dei tratti comuni alle opere per scoprire i tratti somatici del maestro.
Oltre al volto del genio toscano, l’esposizione vuole anche indagarne l’anima e lo fa in maniera interattiva attraverso un contesto e una visita multisensoriale in cui i visitatori possono sentirsi parte dello stesso lavoro di Da Vinci. La mostra prevede infatti un tour composto da proiezioni, tavoli interattivi, video informativi e ricostruzioni tridimensionali e olografiche.
Ad accogliere il visitatore ci sarà proprio un ologramma di Leonardo che accoglierà i visitatori nella sua “bottega” e li condurrà in un viaggio nel Rinascimento italiano grazie a tecnologie immersive alla scoperta delle sue opere. L’esposizione renderà inoltre tangibili capolavori universali come il San Girolamo, l’Adorazione dei Magi, la Dama con l’Ermellino, la Belle Ferronière, il Salvator Mundi, la Gioconda e il Codice sul volo degli uccelli.
La mostra “L’anima e il volto. I segreti dei ritratti di Leonardo da Vinci” offrirà al visitatore anche spunti di riflessione e suggestione grazie alla presenza della Tavola Lucana, conosciuta anche come Ritratto di Acerenza. Si tratta di un dipinto a tempera grassa scoperta in una collezione privata a Salerno nel dicembre 2008 dal professor Nicola Barbatelli (curatore dell’intera mostra) poi sottoposta a diverse analisi scientifiche nei laboratori del Cnr dell’Università di Federico II a Napoli e Circe e Innova. Nell’opera, databile tra il 1474 e il 1517, la grafia sarebbe assimilabile a quella leonardesca utilizzata nel Codice atlantico e le cui impronte digitali rinvenute sarebbero compatibili con quelle trovate sulla Dama con l’ermellino dello stesso Leonardo. Da qui, dunque, l’attribuzione del Ritratto di Acerenza al genio toscano, non condivisa però dall’intero mondo dell’arte. Un alone di mistero e di incertezza che continua ad aleggiare sulla Tavola Lucana fino a renderla, paradossalmente, ancora più intrigante.
La mostra, organizzata da Piemonte Musei e BLocal in collaborazione con l’Associazione Insieme e con l’Ordine dei Cavalieri delle Langhe, realizzata con il contributo di Studio Leonardo, con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo e con il patrocinio del Comune di Cuneo, della Provincia di Cuneo e della Regione Piemonte, ha già incontrato il favore di diverse imprese e associazioni di categoria, testimoniando così un impegno condiviso nella creazione di un percorso di crescita e di promozione culturale dell’intero territorio.
L’esposizione sarà visitabile tutti i giorni, ad eccezione del mercoledì, con orario continuato 11.30-19.30. Presente anche uno spazio laboratoriale dedicato ai più piccoli. Sul circuito TicketOne è già possibile acquistare i biglietti in prevendita. Per eventuali prenotazioni di visite guidate: Consorzio Conitours, 0171.696206; info@cuneoalps.it.
