Cuneo – È morto oggi, lunedì 24 luglio all’ospedale Carle dove era ricoverato da settimane, Carlo Luigi Torchio, 94 anni, professore, autore di innumerevoli libri e per decenni collaboratore de La Guida. Nel suo annuncio funebre ha voluto indicare la sua età in mesi (1.130) e non in anni.
Originari delle colline dell’astigiano, i genitori di Torchio emigrarono per vent’anni negli Stati Uniti in cerca di lavoro, ma rientrarono poi a Cune0 in cerca di un clima migliore per la figlioletta affetta da poliomelite. Terminate le scuole superiri Carlo Luigi Torchio divenne studente lavoratore e laureatosi iniziò subito a insegnare.
Per trentacinque anni è stato insegnante di italiano e latino al Liceo Classico Silvio Pellico di Cuneo e poi da pensionato due anni al liceo linguistico e tre anni al Seminario di Cuneo. Esperto latinista, insegnante competente e attento, approfondito studioso della Roma imperiale e in particolare dell’opera di Seneca, Torchio ha sempre alternato la sua attività di docente alla scrittura e agli studi soprattutto sugli autori greci e latini. Con la moglie Angela Cognassi, professoressa di scienze e matematica alla scuola medie n.2 a Cuneo, aveva scritto anche libri per ragazzi tra cui “Un’estate diversa” che uscì a puntate su La Guida. La moglie morì alla vigila del capodanno del 2020 dopo 61 anni di matrimonio, lasciando un garnde vuoto. Da decenni collaborava con La Guida con articoli culturali dedicati agli autori italiani e non e alla scuola. Era stato presidente, volontario, per oltre ven’tanni della casa di riposo Mater Amabilis nelle due sedi degli Angeli e del centro storico, e per sette vicepresidente di quella che era l’Usl (oggi Asl) di Cuneo, portando la cardiochirurgia al Santa Croce. Volontario anche nel Centro di ascolto.
Lascia i figli Pierfederico, già dirigente in Asl Cn1, Alberto, Marco e Raffaele con le rispettive famiglie i nipoti. I funerali si terranno nella chiesa parrocchiale del Sacro Cuore di Gesù in Cuneo mercoledì 26 luglio alle ore 10 e il rosario sempre nella chiesa del Sacro Cuore martedì 25 luglioa lle ore 17,30. La salma riposerà nel cimitero di Madonna dell’Olmo.
Così per i 200 anni del Liceo nel 2013 proprio Torchio ricordava su La Guida: “Il Liceo classico “Silvio Pellico”, nei suoi due secoli di vita, è stato frequentato da personaggi illustri: da Edmondo De Amicis a insigni latinisti (Augusto Rostagni, Aldo Ferrabino) e onorato da qualificati docenti (Leonardo Ferrero, Luigi Pareyson, Umberto Boella). Averne fatto parte tra il corpo docente è stato un onore. Ma per me è stata soprattutto una seconda casa. Io vi sono approdato più di mezzo secolo fa, come titolare di cattedra, e tra quelle mura e tra quei banchi ho passato ben trentacinque anni. Quanti i miei ex alunni (alcuni ormai padri maturi, o anche nonni)! Molti sono diventati professori in quello stesso Istituto; altri sono arrivati alla cattedra universitaria sia nelle facoltà umanistiche sia in quelle scientifiche, italiane o straniere; alcuni di loro sono arrivati a posti di grande prestigio e di grande responsabilità. Va a tutti il mio ricordo affettuoso, soprattutto a quelli che – ahimé – sono mancati troppo presto, spesso ancora assai giovani. Ormai io ho la-sciato quelle aule da parecchi anni, ma ancora ricevo saluti e auguri da parte di tanti ex allievi che mostrano di non avermi dimenticato. Per parte mia io li ricordo tutti volentieri perché il nostro – come ricavo dalle loro parole – è stato un rapporto anche affettivo, oltre che ricco di esperienze e di frutti”.