Nei prossimi giorni è atteso in provincia di Cuneo l’arrivo di circa 700 migranti in seguito alla recente ondata di sbarchi che ha interessato il nostro Paese, ennesimo fenomeno che metterà a prova la macchina dell’accoglienza. Per quanto riguarda il territorio cuneese, il sindaco di Mondovì e presidente della Provincia di Cuneo, Luca Robaldo, ha affidato alcune considerazioni a una lettera aperta, con il proposito fare chiarezza, soprattutto nei confronti dei cittadini.
“L’Italia è nuovamente oggetto di un’intensa ondata migratoria. Non sta a me, amministratore locale, occuparmi di tematiche che vanno ben al di là delle mie competenze (e delle mie capacità), ma anche nel nostro territorio ci saranno effetti conseguenti alle novità introdotte dal Governo col decreto legge “Cutro”, dal nome della località calabrese teatro della tragedia di qualche mese fa. Credo non giovi a nulla innescare la “polemica di turno” contro questo o quel Ministro, attaccare prima a sinistra e poi a destra per dire che nulla è cambiato: perché le decisioni del Governo richiamano tutti noi – come cittadini – al loro rispetto anche se, non ne dubito, ci saranno polemiche. È nostra abitudine, invece, lavorare con responsabilità. E questa impone una comunicazione trasparente. Per queste motivazioni voglio informare i cittadini rispetto a quanto è stato disposto dalla Prefettura di Cuneo. Sono attesi nel nostro territorio provinciale circa 700 migranti (che si uniscono a quelli già ospitati): questo flusso è gestito e regolato dalla Prefettura stessa che ha emesso bandi utili ad individuare aziende che si occuperanno della gestione di queste persone. Alcune di queste aziende già oggi operano in questo settore e a questi operatori sono riconosciute, come previsto dalla normativa, risorse economiche pubbliche per il lavoro che svolgono”.
Da sindaco di Mondovì, Luca Robaldo spiega infine come “l’Amministrazione Comunale – nel limite delle proprie competenze – cercherà di fare rispettare le regole della civile convivenza e della sicurezza urbana, unite ad un valore universale: dare una mano a chi ne ha bisogno. La nostra è una Comunità che ha già dimostrato, da sempre e negli ultimi tempi, di saper accogliere e lo dimostrano sia i tantissimi progetti (pubblici e privati) attivi al proposito, sia alcuni numeri, quali le decine di cittadini ucraini ospitati in questi mesi ed i circa 60 cittadini ospiti del SAI (Sistema Accoglienza Integrazione) gestito dal Consorzio Servizi Socio-Assistenziali Monregalese”.