Sampeyre – E’ mancata nel pomeriggio di mercoledì 12 luglio Pina Spagnolo: era nata il 14 marzo 1961 a Sampeyre. Bloccata da una vita nel letto, era una grande donna, piena di voglia di vivere. Raccontava senza mai piangersi addosso: “La miastenia grave è arrivata nell’aprile 1999. Mi sentivo strana, sono stata da diversi medici, ma non capivano cosa avevo. Alla fine, a giugno 1999, un dottore dall’aspetto un po’ trasandato, ha capito… Non è stato facile accettarla!”.
E la sclerosi?
“La sclerosi nel 2007 mi ha costretto sulla carrozzella, ma era saltata fuori già nel 2003. Non è facile vivere con due brutte malattie… Non esco più di casa da anni: per fortuna c’è Katia che mi segue e ci vogliamo bene!”.
Pina, come vede il suo futuro?
“Un po’ nero! Ma penso che i miei figli cresceranno e magari avrò anche dei nipoti. Ho ancora dei sogni!”.
La vita?
“A volte è bella, a volte è brutta. Io penso molto al mio passato, di come ero: e questo mi aiuta a vivere. Il problema è di essere soddisfatti di noi stessi… Per essere felici, bisogna accontentarsi di quello che abbiamo e accettare i nostri limiti. Però ogni tanto sono molto arrabbiata”.
L’idea della morte la sfiora?
“Non mi spaventa. Per chi muore, è un niente. Mi spiace che quando muori qualcuno soffre per il distacco, ma so anche che la morte a me toglierà un mucchio di problemi. Non sono arrabbiata con Dio, ma penso anche che nessuno si meriti delle croci così! Ma c’è sempre un perché in quel che succede, anche se non sempre lo capiamo subito. So che c’è Qualcosa oltre a noi”.
I funerali di Pina Spagnolo (che lascia il marito Giancarlo Garnero e i figli Luca e Alex) devono essere ancora fissati.